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Sicilia in bocca!

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(23 Gennaio 2011) Enzo Apicella
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    PRESIDENZIALISMO, GIUSTIZIA, AUTORITARISMO

    (26 Settembre 2014)

    stefano folli

    Stefano Folli

    "È certo una coincidenza, ma fa pensare. Nel giorno in cui Napolitano richiama la magistratura, attraverso il nuovo Csm, all'esigenza di non frenare la riforma che la riguarda, nelle stesse ore si viene a sapere che il capo dello Stato dovrà testimoniare nel processo di Palermo".


    Troverete di seguito pubblicato l'incipit dell'articolo di Stefano Folli apparso oggi 26 Settembre 2014 sulle colonne del "Sole 24 Ore" laddove si rileva la "singolare coincidenza" tra la chiamata a testimone del Presidente della Repubblica da parte dei giudici di Palerrmo nel merito del processo riguardante la presunta trattativa "stato - mafia" e l'immediato richiamo dello stesso Capo dello Stato perchè si accelerino i lavori per la riforma della giustizia, che poi sopratuttto viene considerata come "riforma della magistratura".
    Si tratta di un passaggio delicato della nostra vita democratica, soprattutto al riguardo dell'idea di fondo del rispetto delle prerogative del Presidente della Repubblica.
    Nel corso del suo doppio mandato Giorgio Napolitano ha surrettiziamente modificato le regole costituzionali in materia intervenendo pesantemente sul dibattito politico e sulle scelte di competenza dei diversi governi.
    Ricordando anche che tutti e tre i governi più recentemente insediati sotto la sua Presidenza non hanno passato il vaglio dell'elezioni popolari, proprio in tempi in cui si esalta la personalizzazione, il consenso al singolo, la "democrazia del pubblico".
    Il fatto avvenuto ieri appare però particolarmente grave perchè, ancora una volta in modo indiretto, il Presidente della Repubblica richiama una sorta di concetto di "lesa maestà" che assolutamente deve essere escluso anche soltanto come larvata ipotesi da un ordinamento repubblicano.
    Siamo di fronte ad una stretta autoritaria della quale il presidenzialismo rappresenterà il punto culminante di una mistificazione tendente a far credere, attraverso l'elezione diretta, di una nuovo potere assegnato al popolo.
    Dobbiamo respingere questa trappola : è necessario organizzarsi subito per una idea di rilancio della democrazia rappresentativa, della centralità del Parlamento, della concenzione di fondo dell'impianto istituzionale della Repubblica compreso nella Costituzione respingendo l'autoritarismo personalistico impersonificato dall'attuale figura del Presidente della Repubblica.

    Di seguito l'incipit delle editoriale di Stefano Folli apparso oggi 26 Settembre 2014 sulle colonne del "Sole 24 Ore"

    "È certo una coincidenza, ma fa pensare. Nel giorno in cui Napolitano richiama la magistratura, attraverso il nuovo Csm, all'esigenza di non frenare la riforma che la riguarda, nelle stesse ore si viene a sapere che il capo dello Stato dovrà testimoniare nel processo di Palermo.
    Si crea così una singolare sovrapposizione. Da un lato il presidente della Repubblica che parla nella sua veste istituzionale più autorevole, essendo egli - come è noto - anche presidente dell'organo di autogoverno della magistratura. Dall'altro, lo stesso Napolitano che viene chiamato a rispondere alle domande dei pubblici ministeri in un processo che riguarda un'ipotetica trattativa fra lo Stato e la mafia. Senza dubbio la decisione dei magistrati palermitani è del tutto lineare, visto che essi ritengono necessario ascoltare il capo dello Stato (al Quirinale e a porte chiuse) al solo fine di accertare i fatti.
    Tuttavia questa scelta viene inevitabilmente interpretata da molte parti, anche alla luce di vecchie e aspre polemiche, come un ulteriore tentativo di minare il prestigio del presidente della Repubblica, suggerendo il sospetto che al vertice dello Stato ci sono segreti e misteri da tutelare. Non sarà così, ma il contrasto fra i due momenti della giornata di Napolitano è stridente. Non a caso oggi c'è chi considera l'annunciata testimonianza del presidente una vittoria o una rivincita del "partito delle procure", in passato sconfitto. Ma anche questo è un modo di strumentalizzare la vicenda (dall'editoriale di Stefano Folli, Sole 24 Ore 26 Settembre 2014)

    Redazione Perchè La Sinistra

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