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(19 Marzo 2013) Enzo Apicella

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NON COLTIVARE PIE ILLUSIONI: FRANCIA E LIMITI EUROPEI.

L'U.E. VA COMBATTUTA CON L'INTERNAZIONALISMO E LA LOTTA DI CLASSE (notizia da un articolo dell'Huffington Post) commento della redazione di "PERCHE' LA SINISTRA"

(2 Ottobre 2014)

Naturalmente il segretario di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero, c'è cascato con tutte le scarpe: "L'Italia faccia come la Francia", al momento dell'annuncio del governo francese che non intende, per il secondo anno consecutivo, rispettare i limiti dell'austerity europea.

La consueta dimostrazione di incultura politica e di superficiale lettura dei fatti concreti.
A questo modo, infatti, si avalla un presunto asse Renzi-Hollande (per il tramite di Valls) che contrasterebbe il cosiddetto "rigore" della cancelliera Merkel: è già questa è una cantonata politica non da poco, dal punto di vista di un soggetto politico della sinistra d'alternativa.
Non si leggono infatti i provvedimenti che il governo francese intende adottare per procedere sulla strada della riduzione del debito (in questo c'è davvero un asse Italia - Francia).
Provvedimenti di drastico ridimensionamento dello stato sociale (in particolare rispetto alla sanità) improntati al prosieguo di una linea iper-liberista che sta caratterizzando il governo francese nell'intento di far pagare i costi della situazione in atto alle masse popolari, peggiorandone le condizioni di vita complessive, in un quadro di disoccupazione e di privazione di diritti.
La Francia, in aggiunta, si muove anche - come è sua tradizione - in un'ottica di tipo nazionalista (non dimentichiamo che incombe la candidatura di Marine Le Pen alla presidenza della Repubblica e quindi, per i socialisti, è necessario accarezzare anche gli istinti più bassi di una parte della popolazione)
Non si debbono coltivare pie illusioni ( o peggio): l'obiettivo, indispensabile da perseguire, della rottura dell'U.E. ha bisogno di essere indicato attraverso l'organizzazione della lotta di classe, in una chiara visione internazionalista chiamando tutti i lavoratori , gli studenti, le cittadine e cittadini d'Europa che soffrono questa drammatica situazione a porsi all'opposizione senza concedere nulla a questi governanti.


La cronaca dell'Huffington Post
È il tardo pomeriggio quando Mario Draghi, Ignazio Visco e l'intero Consiglio direttivo della Banca centrale europea varca l'ingresso di Villa Rosebery, a Napoli. All'interno, ad aspettarli, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Un incontro favorito dalla coincidenza di due eventi attesi per domani nel capoluogo partenopeo: da un lato l'assemblea europea delle piccole e medie imprese, alla quale il capo dello Stato interverrà insieme a Josè Barroso, dall'altro proprio la riunione del direttivo dei banchieri centrali europei.
Un summit, quest'ultimo, che arriva in un momento delicatissimo, all'indomani della clamorosa decisione di Parigi di non rispettare per il secondo anno consecutivo i limiti imposti dall'austerity europea. "Nessun ulteriore sforzo - ha scritto il governo di Hollande in un comunicato - sarà richiesto alla Francia, perché il governo, assumendosi la responsabilità di bilancio di rimettere sulla giusta strada il paese, respinge l'austerità".
Addio al tetto del 3% nel rapporto deficit/Pil. Per quest'anno i francesi si attesteranno al 4,4%, e ribadiscono di volersi prendere tutti i margini concessi dai vincoli europei, che fissano al 2017 l'anno entro il quale farsi trovare in regola con i conti. La stessa linea adottata ieri dall'Italia, che ha rinviato a fra tre anni il pareggio di bilancio.
Un fronte contro l'austerità, quello fra Renzi e Hollande, che ha scatenato la furia di Berlino, che pensava di aver incanalato sui binari desiderati la partita dopo aver messo sotto tutela il Commissario europeo all'Economia Moscovici, imbrigliato dalla supervisione dei falchi Katainen e Dombrovskis.
Una situazione bollente, in cui il ruolo della Bce potrebbe risultare fondamentale. Per questo Napolitano ha cercato una mediazione tra le varie istanze. In primo luogo ha assicurato Draghi della volontà dell'Italia di superare le proprie debolezze strutturali ''L'Italia intende portare avanti con determinazione e accelerare un chiaro impegno di superamento di sue debolezze strutturali - ha spiegato il Presidente - a cominciare dal così elevato debito pubblico, ma al tempo stesso nel contribuire all'agenda europea di questo semestre agisce per spostare l'accento delle politiche europee verso programmi coordinati di investimento per l'innovazione e la creazione di lavoro".
Ma ha anche chiesto che Francoforte aiuti questi sforzi, con politiche che sostengano la crescita: "La sfida numero uno è aprire un nuovo sentiero di forte e sostenibile crescita in Europa. La nostra principale preoccupazione è naturalmente l'altissimo tasso di disoccupazione raggiunto nell'area euro e soprattutto in alcuni Paesi come l'Italia. E questo è un motivo di preoccupazione non solo per il presente, ma anche in una prospettiva più lunga".
Missive recapitate all'ex numero uno di Bankitalia, ma inevitabilmente dirette anche a Berlino. È con la Merkel che si gioca la partita strategica più importante, e dalla Cancelleria trapela una forte irritazione per il "disordine" innescato da Parigi.
Un altro disordine, di altra natura, sarà quello previsto per le strade di Napoli. Ad "aspettare" il direttivo della Bce sono attese 20mila persone. Una miriade di sigle riunite sotto il nome di "Block Bce" intenzionate ad arrivare sotto le finestre del vertice per manifestare il proprio dissenso. E tra le quali la polizia teme infiltrazioni di frange violente. Il tutto nel giorno in cui il sindaco Luigi De Magistris viene sospeso dal prefetto dopo la condanna ricevuta qualche giorno fa.

Redazione Perchè La Sinistra

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