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Mani bianche

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(23 Dicembre 2010) Enzo Apicella
Manifestazioni in tutte le città contro il decreto Gelmini

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(La controriforma dell'istruzione pubblica)

La cattiva scuola di Renzi - Discussione pubblica sulla riforma

(3 Ottobre 2014)

cattiscuolarenzi

Il governo Renzi si prepara ad approvare la riforma della scuola. Una riforma epocale, che cambierà radicalmente il sistema dell'istruzione pubblica per come l'abbiamo conosciuto. Una riforma contro la quale già numerose sono le iniziative di protesta che vedono protagonisti studenti e docenti, e che culmineranno nella manifestazione del 10 Ottobre. Al centro del testo proposto dal governo c'è l'assunzione di circa 150mila docenti precari, di cui oltre la metà andranno a coprire i posti vacanti e le supplenze, qualche decina di migliaia “potenzieranno l’offerta formativa”. Un dato certamente importante, frutto di anni di lotte dei docenti per la stabilizzazione e determinato anche dal rischio di sanzioni dell’Unione Europea per abuso di contratti a termine (per la serie, abbiamo esagerato anche per l’Europa che chiede sempre più flessibilità). L’ipotesi di assunzione arriva dopo il taglio di 80mila cattedre apportato dalla Gelmini negli scorsi anni. Se Renzi abolisse i provvedimenti di Berlusconi avremmo tempo pieno, una scuola meno affollata e dunque di qualità e ci sarebbero opportunità occupazionali anche per gli insegnanti abilitati non presenti nelle graduatorie ad esaurimento. Infatti la copertura necessaria per le assunzioni è di 900mln per quest’anno e 3mld per il prossimo, la Gelmini ne tagliò oltre 6 alla scuola meno finanziata d’Europa. Più che un cambio di verso sembra una riduzione del danno.

Dietro l’assunzione “obbligata” di 150mila docenti si nasconde il resto dei provvedimenti previsti dal governo, che rappresentano un attacco molto forte all'idea stessa di istruzione pubblica, ai diritti degli studenti ed ai lavoratori del settore. In alcun modo vengono affrontati i problemi di fondo delle scuole, quali l'altissimo numero di studenti per classe o le profonde carenze strutturali. La riforma inoltre introduce un sistema meritocratico per gli scatti di stipendio in sostituzione degli scatti su base di anzianità di servizio. Un sistema meritocratico teso a dividere e gerarchizzare il corpo degli insegnanti, contraddittorio già nelle sue premesse (il 66% sarà automaticamente "meritevole" per legge). I Presidi diverranno dei veri e propri managers degli istituti, in cui sarà previsto un effettivo ingresso dei privati nei Consigli D'Istituto, ed i fondi alle scuole saranno anch'essi distribuiti su base meritocratica, dividendo le scuole in istituti di serie A e di serie B. Le scuole private vengono maggiormente equiparate a quelle pubbliche e gli stages ed i tirocini presso aziende private assumono sempre più rilievo nei percorsi formativi (nonostante dati che ne dimostrano l’inefficacia), in un contesto in cui si dovrebbe puntare sulla valorizzazione culturale dei giovani.

Di questi provvedimenti e del senso che assumono in questo contesto di crisi e di ristrutturazione del sistema socio-economico vogliamo discutere con tutti coloro che del mondo della formazione fanno parte, dai docenti agli studenti, agli universitari.

***
Per questo invitiamo tutti e tutte a prender parte all'incontro di approfondimento e autoformazione che si terrà presso Communia, via dello Scalo S.Lorenzo 33, martedì 7 Ottobre alle ore 17

Communia - Roma

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