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(17 Dicembre 2011) Enzo Apicella

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Fiducia parlamentare e sfiducia operaia

(9 Ottobre 2014)

Dopo la messa in scena dell’incontro con i vertici sindacali, Renzi ha ripetuto ancora una volta il triste slogan del ventennio - “noi tireremo diritto” - e ha chiesto la fiducia sulle controriforme del lavoro (Jobs Act).
Ha così mostrato sia la sua totale indisponibilità al confronto, così come la volontà di restringere ulteriormente i poteri del parlamento borghese.
Al Senato una maggioranza filo-confindustriale ha votato la truffaldina fiducia, mettendo in chiaro che il PD, in tutte le sue componenti, è oggi il principale sostegno politico e sociale del capitale.
L’offensiva del governo reazionario di Renzi riguarda tutti gli sfruttati, tutti i giovani che chiedono lavoro.
La cancellazione della reintegra prevista dall’art. 18, le restrizioni sulla CIG, il demansionamento, il controllo a distanza nei posti da lavoro, non creeranno occupazione, ma aumenteranno i ricatti e peggioreranno le condizioni di lavoro di tutti i proletari. A crescere non saranno le tutele, bensì i profitti! UE-BCE e FMI plaudono...
Come opporci efficacemente alla liquidazione dei nostri diritti? In un solo modo: negando ogni fiducia al governo Renzi e ai suoi sostenitori, ritrovandola nella nostra enorme forza, nella lotta e nell’organizzazione di classe!
Nei giorni scorsi sono ripartiti gli scioperi e le agitazioni in numerose fabbriche. Importanti manifestazioni contro i vertici UE, per il lavoro, si sono svolte a Napoli e a Milano.
Dobbiamo seguire l’esempio e sviluppare subito la mobilitazione dal basso, nei
posti di lavoro, nelle scuole, nel territorio. Dalle assemblee, agli scioperi, fino all’occupazione delle fabbriche, degli uffici, delle scuole, delle piazze!
Tutte le iniziative di lotta contro il Jobs Act, il governo Renzi e l’UE dei monopoli, devono servire a rafforzare una mobilitazione nella quale si realizzi, partendo dal basso, dalle fabbriche e dagli altri luoghi di lavoro, il Fronte unico di tutti i proletari, da mantenere e ampliare, passo dopo passo.
Con questo intento scioperiamo il 24 ottobre con il sindacato di base e scendiamo in piazza con la CGIL il 25 ottobre a Roma, assieme a milioni di sfruttati!
Esigiamo in ogni occasione lo Sciopero generale nazionale per battere nelle
fabbriche e nelle piazze la politica antioperaia, reazionaria e guerrafondaia del governo Renzi!
Il Fronte unico proletario sulla base della lotta di classe e dei suoi organismi - Consigli, Comitati operai e popolari, sindacati di classe, etc. - è in grado di respingere l’offensiva del capitale e di porre le basi per risolvere la questione dell’alternativa di potere.
Basta con i ricatti e i diktat! Difendiamo la nostra dignità lavoratori, di uomini e di donne!
Diamoci un programma concreto di azione per rovesciare la crisi sulla testa
dei padroni e dei ricchi!
Sbarazziamoci dei governi voluti dall’oligarchia finanziaria, per aprire la strada al solo governo che può liberarci dallo sfruttamento e dalla miseria crescenti: il Governo operaio e degli altri lavoratori sfruttati!
9 ottobre 2014

Piattaforma Comunista

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