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FUGA DEI CAPITALI ALL'ESTERO

ENNESIMA CONFERMA DELLA VORACITA’ SENZA FINE DELLA BORGHESIA E DELLA SUBALTERNITA’ DELL’AZIONE DI GOVERNO

(11 Ottobre 2014)

federico

Federico Fubini

Un’interessante inchiesta svolta da Federico Fubini e apparsa oggi, 11 Ottobre, sulle colonne di “Repubblica” dimostra l’ennesimo ritorno dell’eterno e sempre uguale spirito di sfruttamento e di accumulazione degli esponenti del capitalismo italiano.
Fubini denuncia, infatti, come sia ripresa in grande stile la fuga dei capitali dall’Italia all’estero e indica una cifra abbastanza impressionante: 67 miliardi negli ultimi due mesi.
Il Paese scelto per “parcheggiare” questa ingente massa di capitali è proprio la Germania ,quella Germania campione dell’austerità contro la quale il presidente del consiglio e segretario del PD Renzi ha ingaggiato una lotta “da faccia feroce” per strappare margini di flessibilità nel contesto complessivo delle istanze finanziarie dell’UE.
Il dato denunciato da Fubini, alla luce delle tante dichiarazioni di Renzi e di esponenti del suo governo, dimostra come si stia assistendo auna gigantesca commedia tesa proprio a favorire la speculazione e l’evasione da parte del solito gruppo di “pescecani”.
Nulla di nuovo sotto il sole, da un certo punto di vista: il capitalismo italiano continua in quella sua forma di espressione che era stata definita come “stracciona”. Escamotage per evadere il fisco, opacità, sottrazione di risorse nella vecchia logica della privatizzazione dei profitti e socializzazione delle perdite.

La borghesia capitalistica, per il profitto, è capace tranquillamente a trasformare un popolo in carne da macello e non modifica mai il proprio atteggiamento, non c’è mutamento del ciclo produttivo, innovazione tecnologica, modificazione sociale che faccia uscire dalla realtà di perseguire l’obiettivo di finanziarizzare l’economia e costituire “fondi neri” anche per foraggiare chi, di professione, bada a tener tranquillo il popolo. Con varie armi nel corso del tempo, ma con lo stesso obiettivo di fondo : la sopraffazione sociale e lo sfruttamento.
Nello stesso tempo questa vicenda italiana mostra un altro segnale da cogliere e di cui far tesoro: al di là dei sondaggi di gradimento che lo portano a tutti i vertici possibili e immaginabili, l’affidabilità di Renzi appare già in forte declino perché sono gli stessi industriali e finanzieri a non aver fiducia nell’esecutivo trasferendo, nel più classico dei casi, il proprio malloppo all’estero.
Evidentemente lorsignori non sono ancora soddisfatti delle politiche antipopolari di questo Governo e preferirebbero un commissariamento diretto da parte di BCE e Troika.
Nel frattempo proseguono gli annunci e la crisi produttiva, occupazionale, economica, morale.
Cosa importa.
Se ci sono i quattrini intanto si aspetta la buona occasione.

Franco Astengo

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