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Basta con le illusioni

Con il nuovo anno ci aspettano nuove e sempre più potenti lotte

(26 Dicembre 2014)

All’inizio piaceva. Sono bastati pochi mesi per capire che il problema non era il cambio ge-nerazionale, né mettere le donne ai posti di comando. Sempre più Renzi si svela per quello che è, il democristiano utile, in questo momento, alla borghesia, alle multinazionali, all’Unione europea, agli Stati Uniti. Deve fare bene i compiti assegnategli dall’Europa, in-fatti taglia continuamente su sanità e scuola per nascondere il continuo aumento del debi-to pubblico (nonostante la diminuzione dello spread). Gestione vivace com’è nelle sue cor-de. Forse non tutti sanno che è stato condannato in primo grado dalla Corte dei Conti To-scana per aver dissanguato, da Presidente, le casse della Provincia di Firenze in viaggi, ce-ne, pasticceria, assunzioni di staggisti senza laurea in categoria “D”.
Deve reprimere la conflittualità per dimostrare, con arroganza e presunzione, che non ha ostacoli. Lo fa ben spalleggiato da Napolitano, in alleanza con Berlusconi, sul progetto Gelli, con la copertura legale: cancella la Costituzione e accelera su una nuova legge elettorale che favorirà i grandi partiti e accentuerà il processo di fascistizzazione. Quei partiti che per vivere intrallazzano con i fascisti, i faccendieri di vario tipo, gli imprenditori.
Renzi può vantare il primato di attacco ai diritti dei lavoratori e vorrebbe persino ridimen-sionare i sindacati confederali che per noi rappresentano la conciliazione con il potere e il tradimento della classe lavoratrice. Lo hanno dimostrato anche in occasione dello sciopero generale del 12 dicembre fortemente voluto dai lavoratori, ma indetto senza obiettivi stra-tegici e solo dopo che il famigerato jobs act era stato approvato dalla Camera e dal Sena-to, più per ribadire il loro ruolo e potere attraverso la concertazione che per la sua cancel-lazione e il ripristino dell'art. 18, né tantomeno far cadere il governo Renzi creando illusioni su eventuali interventi Parlamentari correttivi o di ricorsi a corti giudiziarie italiane ed europee.
Ben distanti dallo sciopero generale contro le misure di austerità decise dal governo di Bruxelles che ha paralizzato tutto il Belgio: dai collegamenti aerei, ferroviari, del trasporto pubblico locale, alla chiusura di scuole, imprese, fabbriche e servizi amministrativi. E dalle manifestazioni in Grecia dove, il 7 dicembre, il PAME ha organizzato manifestazioni di mas-sa come risposta immediata alla nuova offensiva antioperaia del governo e dell'Unione eu-ropea durante la discussione in Parlamento della legge di bilancio che prevede l'aumento dell'età pensionabile di 7 anni.
La carica della polizia contro gli operai Ast di Terni ha scandalizzato perfino certi riformisti, ma la polizia al soldo del potere carica ovunque ci siano manifestazioni contrarie a questo regime, dagli operai agli studenti, agli antifascisti. Il dissenso non è permesso, la gestione della politica e della società capitalista non può essere messa in discussione.
Se 45 anni fa (12 dicembre 1969) il potere ricorreva alle stragi come Piazza Fontana per intimidire le lotte di una classe operaia all’attacco oggi, con un movimento operaio ricatta-to, impotente e in difensiva, il governo - comitato d’affari della borghesia - usa il terrore psicologico e la repressione – oltre che nelle piazze - nei posti di lavoro con azioni punitive sistematiche che colpiscono le avanguardie sindacali e le vincola all'obbligo della fedeltà aziendale.
Ciò che è emerso a Roma - dove mancano i fondi per il carburante degli autobus, dove in alcune zone non si raccolgono i rifiuti – e dopo le vergognose proteste contro gli immigrati a Tor Sapienza sui quali lucravano, un sistema fasciomafioso. L’amministrazione romana, in particolare quella dell’”italianissimo” Alemanno foraggiava, tramite i suoi camerati e criminali che non si riguardavano dall’usare violenza, individui, partiti e... Finmeccanica - ora nelle mani di quel Moretti della strage di Viareggio – e che ritroviamo sempre quando si tratta di affari sporchi.
Vogliono farci credere che tra i criminali di "Mafia capitale" i politici non sapessero del ruolo che ricopriva Massimo Carminati, già fascista e stragista dei NAR ed elemento di spicco della destra eversiva romana, abilitato ai lavori sporchi per conto della banda della Magliana? Lo stesso che fu pesantemente indiziato per l'omicidio a sangue freddo dei compagni Fausto e Iaio, uccisi a Milano nel '78, e poi prosciolto "pur in presenza di significativi elementi giudiziari e di rilevanti dichiarazioni di ben sei pentiti".
I politici si difendono. Tutto è successo a loro insaputa (chi controlla chi?) ma quello di Roma è solo un esempio uscito allo scoperto che non si sa come andrà a finire, i reati e-mersi possono sempre finire in prescrizione, come per Eternit, grazie all’ex governo Berlu-sconi.
La crisi avanza velocemente e con la crisi scoppiano tutte le contraddizioni, compreso il ri-alzare di testa dei fascisti. In questo ultimo periodo la Lega Nord con Salvini alleato con l'estrema destra della Le Pen a livello europeo e con la feccia italiana Casa Pound, Fratelli d’Italia, Forza nuova è tornata ad essere il centro del razzismo, della xenofobia e dello squadrismo fascista. Una svolta che dimostra ciò che abbiamo sostenuto e messo in guar-dia da sempre: il fascismo è la dittatura terroristica del capitale finanziario sulla classe o-peraia.
Salvini (ampiamente favorito dai massmedia), dopo la manifestazione antimmigrati a Mila-no il 18 ottobre scorso, ha lanciato alcuni obiettivi, in funzione demagogica, ma che sono sentiti dai settori popolari e dagli stessi operai, che lo faranno incassare a livello elettorale. Ciò deve farci agire perché nel consenso verso la Lega nord non si individua il pericolo fascista di una forza che ci può portare a nuove tragedie.
Mentre la destra strumentalizza il malcontento generale dovuto alla disoccupazione, ai tagli sui servizi, al continuo aumento di tasse, alla mancanza di case, l'Italia - in quanto parte della Nato - deve destinare alla spesa militare in media 52 milioni di euro al giorno che diventeranno oltre 100 milioni di euro al giorno in base agli impegni assunti dal governo nel quadro dell’Alleanza che rafforza la sudditanza dell’Italia agli Stati Uniti e che, con la rete di basi militari Usa/Nato, nelle quali stazionano armi nucleari, sul nostro territorio ha trasformato il nostro paese nella portaerei statunitense del Mediterraneo. Forse non è ben chiaro che si tratta di denaro pubblico sottratto alle spese sociali e destinato ad una stra-tegia aggressiva ed espansionistica contro le popolazioni in varie parti del mondo. Un'alle-anza che ha addestrato e addestra forze fasciste e naziste, oggi in particolare in Ucraina e che, con il compiacimento del governo Renzi ci trascina in nuovi conflitti di guerra.
Ci aspetta, quindi, un nuovo anno di impegno e di lotte potenti.

nuova unità

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