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VIGILI FANNULLONI O DISINFORMAZIONE DI STATO?

(5 Gennaio 2015)

Non era mai accaduto prima quello che è successo nella notte tra il 31 Dicembre 2014 e il 1 Gennaio 2015: il Corpo di Polizia Municipale più antico d'Italia si ribella all'Amministrazione comunale della capitale d'Italia.

Un'amministrazione che da un anno sta attaccando fortemente i diritti, il salario e l'organizzazione del lavoro, non solo dei vigili urbani, ma dell’ intera macchina amministrativa capitolina, deliberando con atto unilaterale il nuovo contratto integrativo decentrato per i lavoratori, senza degnarsi minimamente di scendere a patti con le rappresentanze sindacali.

La vicenda della “diserzione” come è stata definita dal “Comandante” generale dei vigili Raffaele Clemente, non ha alcun fondamento e anche l'indagine interna affidata alla solerte Vice- “Comandante” sta riscontrando. a quanto pare, solo pochissime posizioni sospette.

I numeri enunciati e sbattuti così violentemente in pasto ai media mainstream e di regime sono evidentemente sballati e confusi, la menzogna è funzionale alla costruzione del “caso” dipendenti pubblici: Licenziamenti più facili! Sanzioni durissime anche di migliaia di euro per i reprobi!

La verità verrà a galla, ne siamo convinti, e si vedrà chiaramente che i veri responsabili sono altri, per il presunto disservizio della notte di Capodanno.

E precisamente un “Comandante” che non ha più il controllo del Corpo e scarica la sua mancanza di capacità gestionale sui dipendenti, senza prendersi le sue responsabilità, nonostante uno stipendio di 170.000 euro all'anno.

Un “Comandante” che da mesi sta facendo una campagna di stampa contro i suoi stessi vigili, accusati di essere addirittura dei corrotti in toto, con conseguente applicazione distorta della legge anti corruzione (che stabilisce dei normali avvicendamenti di funzione tra i vari reparti di ogni gruppo municipale) che secondo il suo strano piano per la prevenzione dei fenomeni corruttivi all'interno del Corpo, redatto assieme ad un dirigente comunale indagato per mafia, impone trasferimenti tra i vari Municipi della città, cioè tra cittadine di medie dimensioni italiane.

Un “Comandante” che, nonostante avesse tutto il tempo per organizzare al meglio un servizio come quello della notte di Capodanno, non ha saputo fare altro, di fronte al legittimo rifiuto di aderire agli straordinari da parte dei lavoratori, che attivare l 'istituto della reperibilità, sulla base di presupposti assai dubbi, dato che esso è previsto solo per emergenze come calamità naturali o gravi eventi improvvisi.

Quanto ai malati, i numeri dimostreranno che sono nella norma per il periodo invernale e che molti si erano ammalati nei giorni precedenti alla serata del 31.

Infine per quanto riguarda coloro che hanno usufruito di permessi per altre motivazioni comprovate, come donazioni sangue o assistenza di disabili o di figli minori ammalati, va detto che si è trattato di una forma di autodifesa elementare, e legale, di fronte al proditorio stravolgimento di vita, famiglie e dignità operato da un Comando, che nel giro di due ore ha deciso che chi smontava alle 21 doveva proseguire fino a mezzanotte, chi montava in servizio alle 14 del 1 gennaio doveva anticipare alle ore 01.00, coinvolgendo in questa disastrosa ed ingiustificata “mobilitazione” lavoratori….morti, pensionati o invalidi!

Il livello di attacco ai dipendenti capitolini, e pubblici in generale, è dispiegato in tutta la sua ferocia, la grande stampa reagisce facendo da eco al regime.

Noi siamo quelli che lottano per i propri diritti e per la propria dignità, gli illegali siete voi di Mafia Capitale!

Siamo a fianco dei “pizzardoni”romani, SIAMO TUTTI COMUNALI !

COLLETTIVO LAVORATORI CAPITOLINI