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CHI REGGE IL SISTEMA POLITICO ITALIANO? ANCORA CAF E P2

(22 Gennaio 2015)

L’andamento delle votazioni in Senato sulla super-legge truffa elettorale denominata Italikum e le (prevedibili) manovre in atto per l’elezione del Presidente della Repubblica indicano come, nel sistema politico italiano, sia in atto un fenomeno di radicale riallineamento e di sostanziale ritorno all’indietro alla geografia degli anni’80 del XX secolo.
Sembrano essersi, infatti, conclusi i vent’anni di confusa transizione giornalisticamente denominati come “Seconda Repubblica” avviati dalla riforma in senso maggioritario della legge elettorale generale e dell’elezione diretta di Sindaci e Presidenti di Provincia e di Regione.
Vent’anni utilizzati alla vana ricerca di assestamento su di un profilo (forzatamente) bipolare di “alternanza” temperata al Governo e nel corso dei quali, invece, si sono esaltati – a destra come a sinistra – i meccanismi del populismo personalistico con risultati disastrosi sul piano della gestione dell’economia, della società, della cultura e soprattutto dell’insieme della credibilità del sistema.
Questi vent’anni si sono conclusi suffragando, attraverso la formula del “Patto del Nazareno”, un conglobamento reazionario e autoritario che si colloca al centro del sistema e che si reggerà su di una forte limitazione delle possibilità di esercizio del sistema democratico, d’impoverimento delle condizioni generali di vita, di subalternità atlantica e verso le istituzioni europee gestite da funzionari e burocrati in funzione del capitalismo finanziarizzato da rapina.
Un conglobamento al centro del sistema retto da forze che si richiamano direttamente anche attraverso una parte delle stesse persone fisiche che lo interpretano a due passaggi fondamentali nella storia politica d’Italia: quella del CAF, il patto di ferro Craxi-Andreotti-Forlani alle cui modalità si richiamano direttamente e chiaramente i protagonisti dell’attuale sistema pattizio e quella della P2, la loggia massonica segreta di Licio Gelli che nel 1975 redasse il famoso documento di “Rinascita Nazionale” che oggi viene puntigliosamente applicato in tutte le sue parti, e non solo a grandi linee.
Inutile ricordare come a quella loggia segreta P2 risultasse iscritto Silvio Berlusconi che oggi tutti gli analisti e commentatori indicano come essere ritornato “al centro della scena”.
La sciagurata gestione di quella che fu la “sinistra di governo” proveniente da DS e Margherita, l’incapacità di quella che è stata la autodefinitasi “sinistra radicale” di sviluppare una seria opposizione hanno rappresentato elemento decisivo di complicità (o d’imbecillità) di questo disastroso risultato.
Prima di tutto va lanciato una precisa denuncia in questa direzione, in secondo luogo va avanzata una proposta di opposizione “sistemica”, in terzo luogo deve essere costruita una soggettività politica adeguata alla gravità del momento: questo è il programma che è necessario portare avanti come cercheremo di fare – pur nella modestia dei mezzi a disposizione – come “Autoconvocati per l’Opposizione”.
21 gennaio 2015

Collettivo Militante "Autoconvocati per l'Opposizione"

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