">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Imperialismo e guerra    (Visualizza la Mappa del sito )

Cultura contro odio

Cultura contro odio

(14 Dicembre 2011) Enzo Apicella

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Imperialismo e guerra)

Imperialismo e guerra:: Altre notizie

Khama, la schiava del sesso

(22 Gennaio 2015)

khamaschiava

Il tristissimo caso di Khama è uguale ad altre storie di sopraffazione di genere introdotte dalle guerre. E dalla stessa pace. Certo dove imperversa la violenza, per decenni o per mille e mille anni, queste situazioni si sono ripetute. E’ un tempo fermo e infinito, che assimila stupri e oppressione sessuale a quel mondo maschile incentrato sul potere della forza e sulla forza del potere. La vicenda di Khama si sviluppa a Sjniar, nella terra irachena ora segnata dai drappi neri dell’Isis e dalla spietata fama dei suoi miliziani. Ai quali la giovinetta è costretta a offrirsi quale schiava del sesso solo perché è yezida, dunque, secondo una visione del sunnismo fondamentalista, un’infedele cui si può infliggere ogni dolore. La si può degradare con qualsiasi umiliazione. Come lei migliaia di giovani donne impossibilitate a fuggire sono state soggiogate e usate. “Perché ci fate questo?” hanno chiesto, pur impaurite, agli aguzzini. La risposta è arrivata con scherni e colpi di bastone. Khama lo ricorda con orrore oggi che mestamente ricostruisce, davanti a un gruppo di avvocati dei diritti, una testimonianza sul “bazar dei corpi femminili” istituito attorno a Mosul da lenoni delle bande fondamentaliste.

Fra molte sofferenze la libertà è apparsa a Khama in una notte, complice una finestra chiusa solo col cellophane; dopo averlo reciso lei e altre cinque ragazze sono saltate fuori dalla casa-prigione. Istanti di cuore impazzito e angoscia. Khama attendeva la cugina che s’attardava a calarsi… A un tratto una luce, forse una sentinella, le compagne di fuga che fremono: non si può più aspettare. Via, la corsa notturna a perdifiato, con la paura montante d’essere prese e per questa “trasgressione” condotte a morte. Incertezze. I jihadisti affermano di non sopprimere le donne. Lo dicono da maschi islamici, ma le yezide sono terrorizzate. L’inatteso lieto fine conduce Khama e le fuggitive a scampare agli oppressori, però ogni momento della terribile avventura resta nella mente e pesa come un macigno. La memoria della propria vendita, individuale e collettiva, l’ascolto delle trattative, la richiesta di denaro e sconti. Pochissimo denaro, 13 dollari, viene sborsato da un foreign fighter con passaporto dell’ovest per due ragazze. L’intento è parcheggiarle nella propria casa accanto a moglie e altre donne yezide, alcune nella veste di serve.

Ora sul web è comparso un documento, una specie di fatwa, che affronta il tema della schiavitù femminile con tanto di domande e risposte. L’oggetto sono yezide, cristiane, ebree che possono essere acquistate e cedute. Seguono particolari di comportamento: l’uomo può avere un rapporto intimo con una schiava solo se lei è vergine, se non lo è il maschio deve accertarsi che non sia incinta. E ancora: può avere un rapporto con una bambina se lei ‘s’adatta al rapporto’. Il responso è giudicato depravato e deprimente in contrasto con le norme islamiche, pare sia stato stilato a misura delle stravaganze e dei desideri di guerriglieri mascherati da credenti. Tutto è stilato a sua misura: una donna convertita può attendersi un matrimonio forzato, ma se rifiuta finisce fra le braccia di decine di miliziani. Le donne, giovani o ragazze, vengono raccolte in una sala chiusa e vendute come bottino di guerra. I primi a scegliere sono i combattenti stranieri, quindi i locali. Drammi femminili non dissimili dalle infernali pene che il benessere occidentale propone alle sue donne oggetto, pescate ovunque dalle mafie internazionali e vendute sulle strade, dietro l’angolo di casa nostra. Con una fine spesso segnata per il povero corpo gettato in un fosso.
22 gennaio 2015

Articolo pubblicato su enricocampofreda.blogspot.it

Enrico Campofreda

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie dell'autore «Enrico Campofreda»

3923