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Antifascismo a Cremona

(28 Gennaio 2015)

altralomb

- Il sindaco di Cremona tenta di violare la libertà artistica dichiarando di voler proibire un concerto dei 99posse a sostegno del compagno Emilio. L'accusa è antifascismo.
- Nous sommes Emilio e 99posse
- Il 28 aprile si impedisca la solita cerimonia-farsa che i fasci tengono annualmente al cimitero di Cremona in ricordo del criminale fascista (appeso a piazzale Loreto)

Il sindaco di Cremona e la sua giunta di centro-'sinistra' (PD-SEL) cominciano a vendicarsi, ma non contro i fascisti di casa pound che hanno massacrato un compagno e causato una forte tensione sociale in città, ma contro un gruppo musicale colpevole di sostenere l'antifascismo militante con argomentazioni semplici, efficaci, e diffuse tra la maggior parte dei compagni (ricordiamo che due componenti dei 99posse sono stati aggrediti dai fascisti in passato).
La solerzia e la determinazione delle parole del sindaco sono assurde e poco consone ad un comportamento democratico e antifascista. Dobbiamo ripetere e ricordare, proprio nel giorno della memoria, che il fascismo, le sue rappresentazioni, i suoi riti e i suoi organismi sono fuori dalla normativa costituzionale (XII disposizione transitoria della Costituzione, leggi Scelba e Mancino) che contrasta ed impedisce pratiche e teorie fasciste in contrasto con la Costituzione repubblicana. I fascisti sono fuori legge.
L'unica iniziativa che sindaco, prefetto e questore di Cremona devono proibire è quella del prossimo 28 aprile, perché fuori legge e può generare tensioni sociali.
Ogni anno il 28 aprile i fascisti si incontrano al cimitero di Cremona per partecipare ad una cerimonia-farsa vergognosa in ricordo del criminale fascista (appeso a piazzale Loreto). Questa sì che è un'aggressione a Cremona città antifascista.
La responsabilità di quanto accaduto a Cremona è da ascriversi a casa pound e ai suoi adepti che da un anno, indisturbati, imperversano nella città aggredendo compagni e distribuendo materiale di propaganda di chiara marca razzista e fascista (d'altra parte si definiscono fascisti del terzo millennio). Né la giunta precedente (di destra), né quella attuale hanno mai avuto nulla da eccepire sull'operato di questi squallidi individui. Sono stati tolleranti. E la tolleranza con i fascisti rischia di trasformarsi facilmente in complicità.
Che dire, inoltre, dell'unico organo di stampa locale che un giorno si e uno no pubblica lettere e commenti di vecchi arnesi del fascismo cremonese che inneggiano al ventennio, al duce e alla RSI (repubblica di Salò)? Perché nessun organo istituzionale ha proibito questa vergogna facendo semplicemente rispettare le leggi repubblicane contro il fascismo e i fascisti?
Gravissimo che il direttore di questo quotidiano locale abbia addirittura autorizzato la pubblicazione dei commenti sulla manifestazione da parte di forza nuova cremona e del responsabile di casa pound cremona, il quale era presente all'aggressione di Emilio. I sedicenti antifascisti-democratici non hanno nulla da dire su ciò?
Ci si scandalizza e si reagisce in modo scomposto solo perché nel corso di una grande manifestazione antifascista, a seguito di un ennesima aggressione criminale, vengano infrante alcune vetrine di banche. Occorre dire basta a queste manipolazioni e falsità e ristabilire la verità reale violata da quasi tutti i massmedia e in particolare dal quotidiano locale.
Cremona città antifascista, Cremona che ha avuto il primo sindaco comunista in Italia, Cremona che ha subìto le violenze fasciste di Farinacci, è stata violata e mortificata dalla vigliacca aggressione fascista, non certo dalla manifestazione di sabato 24 gennaio. Anzi quest'ultima ha supplito alla insipienza, assenza e indifferenza dell' “antifascismo democratico” la cui inefficacia è stata già sperimentata storicamente. Una parola pietosa la stendiamo sui sedicenti antifascisti che hanno abbandonato il corteo alle prime cariche della polizia e che successivamente hanno rasentato addirittura l'infamità con le loro dichiarazioni. Alcuni di questi sono addirittura in contrasto con le posizioni dignitose del loro segretario nazionale.
A tutto questo va aggiunta la responsabilità delle forze repressive che hanno aggredito il corteo e sparato ad altezza d'uomo un tipo di lacrimogeni che risultano essere fuori legge. Una testimonianza riferisce che dai piani superiori del comando di polizia urbana sarebbero stati sparati dei lacrimogeni e questo avrebbe prodotto la reazione degli antifascisti.
Per concludere: la manifestazione di Cremona è stata una giornata di antifascismo militante e determinato non solo contro i fascisti di casa Pound, ma contro tutti i fascismi vecchi e nuovi. A Cremona si è sancito ciò che le istituzioni e i partiti di governo, e non solo, hanno scelto di dimenticare o manipolare cioè: il fascismo e tutte le sue manifestazioni collaterali sono anti-costituzionali e fuori legge ( disposizione transitoria n.12 della Costituzione repubblicana, legge Scelba e legge Mancino del 1993), pertanto i cittadini che si sostituiscono alle istituzioni per chiudere covi fascisti ed impedire manifestazioni di stampo fascista e razzista ne sono legittimati, visto che non provvede né la magistratura né i vari governi che si sono succeduti, compreso quello di Renzi.
Con i fascisti di varia natura non si tratta di garantire o meno la libertà di pensiero e di parola (anche perché pensiero non ne hanno). I conti con loro si sono chiusi definitivamente il 25 aprile 1945!

Cremona, 27 gennaio 2015

SU LA TESTA l'altra Lombardia

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