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(29 Aprile 2010) Enzo Apicella

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(Ora e sempre Resistenza)

Giornata della memoria 2015, Parco Nord Milano: le provocazioni idiote si ripetono

(28 Gennaio 2015)

dachaucip

Sabato 24 gennaio 2015 durante la manifestazione al Monumento ai Deportati del Parco Nord Milano in ricordo di tutte le vittime dei campi di sterminio nazifascisti, il Centro di Iniziativa Proletaria e il Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio, fondato e costituito dai lavoratori delle grandi fabbriche di Sesto San Giovanni e Milano hanno partecipato al corteo (come facciamo tutti gli anni) sfilando con l'Associazione Nazionale Deportati e all’ANPI con una bandiera rossa e uno striscione che recita: “LA RESISTENZA CONTINUA fino all’abolizione dello sfruttamento capitalista” (che riportiamo in foto).
Ancora una volta come succede ormai da anni, prima della partenza del corteo, alcune guardie del parco in divisa verde ci hanno intimato di togliere la bandiera rossa e, lo striscione contro il capitalismo affermando che non erano ammesse bandiere e slogan di partito. Noi abbiamo affermato che la bandiera rossa rappresentava il sangue versato dagli oppositori del regime nazifascista variante del regime capitalista rifiutandoci di ammainare la bandiera e lo striscione, continuando fino alla fine il corteo, convinti che.
Fascismo e democrazia sono che due forme della dittatura capitalista, due facce della stessa medaglia.
Come molti altri compagni e antifascisti abbiamo manifestato non solo in ricordo delle vittime delle persecuzioni e deportazioni nazifasciste, degli operai delle fabbriche di Sesto San Giovanni, Milano e di tutt’Italia che con i loro scioperi e la loro resistenza, pagando con anni di galera, campi di concentramento e con la vita contribuirono alla cacciata della dittatura e degli oppressori nazifascisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Ogni anno il Centro di Iniziativa Proletaria e il “Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio” che vanta fra i suoi associati anche il compagno Ettore Zilli, ex operaio della Pirelli deportato a Dachau, oggi novantenne partecipa alla manifestazione e ogni anno ci sono gli imbecilli di turno mandati avanti per provocare.
Questo non ci ha impedito di partecipare, in ogni caso stavolta si è raggiunto il fondo.
Riteniamo di estrema gravità che nel 2015 gli organizzatori abbiano negato la parola a uno degli ultimi superstiti viventi del campo di sterminio Dachau, concedendola invece a politici e istituzioni che ricordano solo i campi di sterminio per gli ebrei dimenticandosi che nei campi di concentramento nazisti, nell’Olocausto insieme agli ebrei c’erano tutti gli oppositori del regime, quelli che hanno combattuto contro la dittatura, nazifascista, i comunisti, i socialisti, gli azionisti, gli antifascisti cattolici e di tutte le religioni, gli “asociali”, i testimoni di Geova, gli omosessuali, lesbiche, i rom e altri ancora.
Oggi più che mai e giusto ricordare che: LA LOTTA DI LIBERAZIONE CONTINUA FINO ALL’ABOLIZIONE DELLO SFRUTTAMENTO DELL’UOMO SULL’UOMO.

Centro di Iniziativa Proletaria “G. Tagarelli”
Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio

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