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Salvate la Sanità

Salvate la Sanità

(28 Novembre 2012) Enzo Apicella
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NO AD UNA SOLA PSICHIATRIA IN ULSS10

(12 Febbraio 2015)

Uno degli aspetti problematici dell’operazione di impoverimento della sanità pubblica nel Veneto orientale, riguarda la salute mentale.

Le schede ospedaliere, che la Leganord si ostina a non bloccare, prevedono in Ulss 10 la chiusura di “psichiatria” a Portogruaro, trasferendo tutta l’attività a San Donà, con un reparto da 24 posti letto, ben oltre il limite di legge fissato a 16 letti. Quindi un’operazione illegale ed indegna sotto il profilo deontologico.

Ciò che non va, in questa spregevole operazione che ha come unico obiettivo il risparmio economico, è il contraccolpo che subiranno i sofferenti mentali.

Per loro, il ricovero a San Donà, significa perdere la relazione di cura con gli operatori del proprio territorio; significa porre le basi di un modello culturale che privilegia un approccio ospedalocentrico, anziché centrato sulla persona.

Crediamo che nella sofferenza mentale, l’ospedale da solo non curi! La cura comprende ospedale e territorio, cioè l’intervento urgente e il programma di accoglienza dopo la crisi acuta.


Chi assumerà la decisione di privare Portogruaro dei letti Spdc, si assumerà la responsabilità di aggravare la fase acuta della malattia, creare resistenze in chi soffre e magari anche aumentare il ricorso al TSO. Spostare a 40 km di distanza i sofferenti mentali (anziani, persone disabili, persone giovani con dipendenze) renderà difficili i reinserimenti sociali e aumenterà il rischio dei suicidi.

La Salute Mentale è una sofferenza a sé e con la delocalizzazione a San Donà, non verrà garantita l’efficacia della cura né il contenimento dei costi. Come sempre siamo impotenti di fronte a decisioni insensate, assunte con approssimazione da chi di sanità conosce ben poco e mette in primo piano bassi interessi di bottega. Per favore, è ora e tempo, che la politica e le istituzioni assumano la responsabilità necessaria e fermino una volta per tutte questi "balletti" che destabilizzano ciò che resta della sanità pubblica nel Veneto orientale.

Marina Alfier
PCd'I- Comunisti Italiani Veneto Orientale

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