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Fatti mandare dalla SMA a prendere appalti

"Che fortuna il terremoto"

(25 Marzo 2015)

A causa dell'emergenza in corso lavori per decine di milioni di euro furono aggiudicati con l'affidamento diretto e senza gara a imprenditori che sgomitavano per partecipare a quegli appalti.

Ed è così che si torna a parlare ancora una volta di Finmeccanica, Tarantini e di Enrico Intini.

Gira voce sui vari quotidiani locali abruzzesi (https://www.flickr.com/photos/byteramaners/16299674463/) che all'indomani del terremoto del 2009 non fossero in pochi a "benedire la sorte!".

Ed è proprio a causa dell'emergenza in corso che lavori per decine di milioni di euro furono aggiudicati con l'affidamento diretto e senza gara a imprenditori che sgomitavano per partecipare a quegli appalti (https://www.flickr.com/photos/byteramaners/16918687381/).

Uomini d'affari come l'imprenditore pugliese titolare della SMA, Enrico Intini, che spingeva il collega Giampaolo Tarantini, "a portare escort nelle residenze di Silvio Berlusconi per ottenere così un lasciapassare per fare affari con la Protezione civile e Finmeccanica". Agli atti ci sono le dichiarazioni di escort che raccontano di cene a casa di Berlusconi (http://bari.repubblica.it/cronaca/2011/09/05/news/sexigate_chiude_l_inchiesta-21231291/index.html?ref=search).

Un accordo che ha permesso a "Giampi" di salire ai piani alti della galassia Finmeccanica, fino a incontrare Marina Grossi (http://www.ilgiornale.it/interni/linchiesta_bari_il_clan_baffino/04-09-2011/articolo-id=543573-page=0-comments=1), moglie dell'amministratore delegato Guarguaglini e a capo della controllata Selex; una società più volte citata nelle intercettazioni di Valter Lavitola. Su questi affari sta deponendo al processo escort il colonnello della Finanza Andrea Di Cagno, che ha svolto le indagini.

Comunque sia, nessuno degli appalti sarà affidato agli imprenditori baresi perché, alcune settimane dopo i primi accordi con Pierfrancesco Guarguaglini, ex presidente Finmeccanica, Domenico Lunanuova e Lorenzo Borgogni, ex dirigenti del gruppo Finmeccanica, l'amico di Intini, Giampaolo Tarantini, subirà una perquisizione nell’ambito di una delle indagini baresi (https://www.flickr.com/photos/byteramaners/16712356907/).

L'imprenditore Enrico Intini si era già fatto conoscere nel lontano 2001 dagli amministratori regionali abruzzesi, per una proposta di stabilizzazione di un centinaio di precari.

Come riportato in un trafiletto de “Il Messaggero” del 9 giugno 2002 (https://www.flickr.com/photos/byteramaners/16893727746/), per i “Lavoratori socialmente utili” da stabilizzare con una delibera della Giunta Regionale, allora presieduta dal dottor Giovanni Pace (centrodestra), al momento di perfezionare l'accordo, appariva improvvisamente il “Gruppo Intini”, da Noci di Bari, offrendosi come controparte all'allora “Collabora Engineering S.p.A.”. E così facendo, ottenne l'affidamento fino a quando poi un ricorso al TAR non ripristinò le parti in causa.

Dalla “SMA Abruzzo” del “Gruppo Intini” alla “Collabora Engineering S.p.A.” (http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2011/05/13/news/abruzzo-engineering-licenzia-il-direttore-generale-ricciardi-4183344), per giungere fino ai nostri giorni, alla società in liquidazione, “Abruzzo Engineering S.C.p.A.”, passando prima per la Selex di Finmeccanica.

Domenico Attanasii