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NO MUOS

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(10 Agosto 2013) Enzo Apicella
Un centinaio di manifestanti no-Muos è riuscito a sfondare la recinzione e ad entrare nella base militare americana di Niscemi, in Sicilia.

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28 aprile, giornata mondiale delle vittime dell’amianto

Ma l’amianto continua a uccidere in silenzio fra indifferenza e impunità del governo e istituzion

(28 Aprile 2015)

vittimeamianto

Ogni anno nel mondo più di centomila persone, una ogni 5 minuti, perde la vita a causa delle fibre d’amianto. In Italia sono quasi 5 mila, otto al giorno, e i responsabili di questo genocidio continuano a restare impuniti, mentre le bonifiche degli oltre 38 mila siti d’amianto censiti dal ministero dell’ambiente continuano a disperdere le loro mortali fibre inquinando l’ambiente e uccidendo i cittadini. In Italia ci sono ancora circa 40 milioni di tonnellate di materiali contenenti amianto da smaltire e 2400 sono presenti nelle scuole ma la bonifica ritarda. A parte le propagandistiche dichiarazioni del governo Renzi poco o nulla è stato fatto per bonificarle e metterle in sicurezza. Solo il 2% dei materiali contenenti amianto è stato trattato. L’amianto è una vera emergenza, sociale, nazionale e sanitaria che sta provocando una strage che continuerà anche nei prossimi decenni se non saranno attuate le bonifiche.
Nell’occasione della giornata mondiale delle vittime dell’amianto (che si celebra il 28 aprile) il Coordinamento Nazionale Amianto (di cui fa parte il nostro Comitato) si riunirà il 29 aprile presso il Senato della Repubblica, nella Sala Santa Maria in Aquiro, Piazza Capranica 72, dalle ore 09 alle 13.00 per discutere il tema con esperti giuristi, tecnici, medici e il mondo dell’associazionismo, per:

-Sostenere con forza la necessità che il Piano Nazionale Amianto (a tutt’oggi ancora da approvare) e decidere con quali smuovere gli ostacoli che ne impediscono l’approvazione.

- Verificare se quanto stabilito dalla recente legge di stabilità riguardo al fondo delle vittime dell’amianto – e ci riferiamo a quelle non professionali – sia già operativo.
-Discussione sull’andamento dei processi sull’amianto, piuttosto contradditorio, da segnalare dopo l’Eternit, l’assoluzione dei responsabili ex ENEL di Turbigo in primo grado, ma anche la mancata pubblicazione delle motivazioni del processo contro FINCANTIERI di Monfalcone (tribunale di Gorizia) a 16 mesi dalla sentenza (di condanna) di primo grado. In positivo va rilevata la sentenza di Cassazione – definitiva- contro i responsabili dell’esposizione all’amianto dei lavoratori della FINCANTIERI di Palermo (Cass. N. 11128/2015).

Infine costatando come l’INAIL continui a respingere in gran parte le richieste di riconoscimento di malattie professionale decidere, se condiviso, di procedere ad esposti alle Procure della Repubblica per omissioni di atti d’ufficio e per conflitto di interesse.


Sesto san Giovanni (Mi) 28 aprile 2015

Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio

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