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La borsa o la vita

La borsa o la vita

(15 Giugno 2010) Enzo Apicella
Il ricatto della Fiat: "Sopravvivere da schiavi o morire di fame"

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    Schio, 16 maggio: riunione pubblica del Partito Comunista Internazionale

    (7 Maggio 2015)

    Sabato 16 maggio 2015, ore 17- ore 20. Riunione pubblica nella sede del Partito Comunista Internazionale. Schio,via Porta di Sotto 43.
    lasinistracomunistainternazionale.wordpress.com

    La riunione verterà inizialmente sul tema del rapporto fra lavoro salariato e negazione della legge del valore: com’è possibile nel lavoro salariato trovare la negazione della legge del valore, ossia l’affermazione della società comunista? una delle chiavi di volta della critica e superamento di tutta l’economia politica, incardinata sulla legge del valore.“Che cosa crea un nesso fra i lavori indipendenti dell’allevatore, del conciatore, del calzolaio? L’esistenza dei loro lavori rispettivi come merci. Che cosa invece caratterizza la divisione manifatturiera del lavoro? Il fatto che l’operaio parziale non produce nessuna merce; che solo il prodotto comune degli operai parziali si trasforma in merce”. (Marx, Il Capitale, Libro I, cap. XII.4)

    In realtà, all’interno del ciclo di produzione aziendale, all’interno della divisione tecnica del lavoro, ogni ‘scatto della catena’ che porta da una primitiva fase della lavorazione alla sua successiva fase, ogni parziale arricchimento del futuro oggetto d’uso ad un suo successivo arricchimento, potrà venir visto (a meno che non vi sia un netto rifiuto di vederlo) come un flusso di materia successivamente lavorata ed arricchita da parte dei più diversi operai curanti più diverse mansioni: non si potrà certo parlare qui di scambio fra prodotti all’interno del ciclo di produzione aziendale; non si potrà certo parlare di scambio fra singoli operai agenti all’interno della singola produzione aziendale. Parliamo di esseri umani che, per gran parte della loro vita, si rapportano ad altri esseri umani all’interno di una attività produttiva sì funzionale al Capitale, ma che va a negare – nel processo immediato della produzione – la sua legge fondamentale: la legge del valore.

    La riunione verterà in una fase successiva sul tema 'borghesia e complotti'.

    La classe dominante (qualunque classe dominante, anche quelle pre-borghesi) ha sempre usato la pratica dei complotti per mantenere il potere o per prevalere su un’altra frazione della stessa classe. Nel caso della borghesia questa pratica si è intensificata grandemente. Nella fase del capitalismo senescente, nella quale noi ci troviamo, questa pratica è ulteriormente aumentata, si è fatta più raffinata e tecnologicamente attrezzata.
    Il capitale impersonale (come un gigantesco elaboratore che funziona indipendentemente dagli umani) non ha più bisogno della classe dei capitalisti che ha ridotto al ruolo di meri esecutori degli imperativi economici, tanto più demenziali quanto più predomina il capitale finanziario. Al contempo questa classe, ormai completamente parassitaria e storicamente inutile, non si può auto-sopprimere. Si tratta di evitare che trascini l’intera specie umana nel baratro. Da una parte essa mette in pericolo l’esistenza stessa della specie umana, portando il pianeta al punto di non ritorno (ovviamente in questo sistema); dall’altra non rinuncerà a nessun mezzo –anche il più estremo- per conservare il suo potere sulla società. Essa impara dalla storia e dai suoi errori del passato, rendendo i suoi interventi sempre più raffinati. Per cercare di controllare il corso storico, mette in atto dei correttivi socio-economici per procrastinare il tracollo, attua soluzioni politiche precise e ordisce complotti.
    Si possono fare vari esempi di complotti attivi o passivi ( nel senso di lasciar accadere degli avvenimenti reputati utili alla conservazione sociale) ad opera della borghesia. Per noi è chiaro che la Storia procede secondo impersonali meccanismi anche se, in certe svolte storiche è possibile (solamente al partito di classe) “il rovesciamento della prassi”. Questo non significa, come dicevamo, che la borghesia non tenti di volgere gli avvenimenti a suo favore e che essa non ordisca complotti di varia natura a tal fine e anche contro altre frazioni della sua stessa classe. Se il sistema sociale capitalista, massimamente nella sua fase senescente, è un sistema completamente demente, non altrettanto si può dire delle teste pensanti della borghesia la quale, non potendo, come si diceva sopra, auto-negarsi, cerca disperatamente di mantenere il suo potere con ogni mezzo.

    Partito Comunista Internazionale. Schio

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