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    ROMA, RESOCONTO DELL'INCONTRO DEL 13 MAGGIO CON IL COMMISSARIO STRAORDINARIO DELLA FARMACAP

    (22 Maggio 2015)

    farmacap

    Si è svolto il 13 maggio 2015, su convocazione urgente telefonica della Farmacap, dopo lo sciopero del 12 maggio, un incontro con la Rsa Rls interna dell’Usi, presenti i delegati sindacali Cristina Pulimanti (settore educativo) e Vicenzo Salvitti, per la USI intercategoriale Roberto Martelli, con il Commissario Straordinario dell’Azienda Speciale Comunale Prof. Franco Alvaro. Oggetto prioritario della convocazione di incontro sindacale, la situazione del settore educativo e dell’asilo nido di Infernetto, a rischio di chiusura (sul territorio del Municipio X) e degli altri spazi di proprietà dell’Azienda (spazio be.bi di via Ottorino Gentiloni e dello spazio educativo di Via Torraccio di Torrenova, situati in quartieri popolari dei Municipi III e VI), attualmente chiusi, con le questioni relative alla prosecuzione del servizio, alla continuità lavorativa e occupazionale delle educatrici e del personale ausiliario, nonché su altre questioni degli altri settori di intervento della Farmacap (farmacie, settore sociale), sulle quali saranno predisposti ulteriori e specifici incontri con sindacati e Rsa interne.

    La delegazione sindacale ha relazionato sui contenuti sostanziali dell’incontro ottenuto il 12 maggio con l’Assessorato, nel giorno dello sciopero e del presidio sotto l’Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche di Roma Capitale promosso dall’USI, dove oltre alle educatrici dell’asilo nido era presente una delegazione di genitori dei piccoli utenti, con il recepimento del segnale lanciato dal sindacato autorganizzato, di costruzione di momenti di UNITA’ DI LOTTA E DI CONDIVISIONE TRA LAVORATRICI, LAVORATORI E DELL’UTENZA BENEFICIARIA DEI SERVIZI. Nel corso dell’incontro tra una delegazione di lavoratrici e genitori con il capo segreteria dell’Assessore Masini, si sono esaminate e confrontate varie ipotesi per scongiurare la dismissione del nido a gestione pubblica di Farmacap, il suo recupero e le prospettive di utilizzo e ricollocazione delle 9 lavoratrici.

    Il Commissario straordinario della Farmacap ha illustrato la situazione e le proposte in corso di discussione con il Comune, per una convenzione (triennale) dove oltre alla prosecuzione del servizio del nido di Infernetto, si avviasse la riapertura degli altri spazi, anche tramite gestione della forza lavoro e del personale con bando a soggetti esterni (cooperative, associazioni accreditate nel terzo settore) mantenendo le lavoratrici già dipendenti della Farmacap con il loro regime contrattuale, la qualifica di dipendente dell’Azienda (almeno 5 unità sulle 9 totali con ricollocazione in altri servizi nella Farmacap per le altre 4), anche con funzioni di coordinamento e di referenza, sulla base di un progetto formativo ed educativo dell’azienda, che mantenesse degli standard di qualità, da accettarsi dal soggetto subentrante, con una offerta di posti sul territorio alle famiglie di 52 posti massimo per il nido di Infernetto e stimati, altri 70 per gli altri due spazi. Sarà successivamente fatta una richiesta di manifestazione di interesse tra le lavoratrici del settore educativo del nido, per verificare la disponibilità a lavorare in questa nuova fase e in queste condizioni, utilizzando criteri a parità di richieste, oggettivi (anzianità di servizio, titoli di cultura) e soggettivi (condizioni familiari, legge 104, carichi di famiglia, distanza tra luogo di lavoro e residenza) per la scelta della parte del personale da riutilizzare in questi ambiti.

    La finalità di tale ipotesi aziendale, oltre al concreto riavvio del settore educativo interno nell’ambito di processi complessivi di riorganizzazione interna di Farmacap, è quella esplicitata più volte in altri ambiti anche di confronto con le parti politiche di Roma Capitale dall’azienda, quella di ridurre i costi e le spese non più sostenibili, in assenza di finanziamenti pubblici, del “costo del lavoro” e degli effetti di “ricarico” aziendale, anche con un utilizzo di tutti gli spazi con canone “calmierato” ai soggetti subentranti.

    La perdita economica annua stimata da Farmacap, sui 700-750.000= euro complessivi, che si andrebbe a risparmiare con questa operazione sarebbe di circa 400.000=euro, eliminando il fattore di “ricarico” e l’onere della gestione stipendi, con un costo secondo l’azienda di circa 293.000= euro di spese per il personale di Farmacap nel nido.

    La delegazione sindacale Usi, nel manifestare dubbi sulla effettiva fattibilità di una convenzione con il Comune di Roma triennale, che veda Farmacap come soggetto gestore e il Comune come committente per la gestione della sola forza lavoro con bando di gara e selezione pubblica a soggetti esterni in tempi così brevi, per permettere l’apertura per l’anno scolastico – educativo 2015 2016, dei servizi così ristrutturati e riorganizzati (condizione infatti in termini di criticità evidenziata da un successivo intervento della referente Farmacap per il settore educativo, che ha esposto i pareri verbali e le condizioni diverse poste dai tecnici e funzionari del Comune), ha ricordato che in ogni caso entro il 23 maggio, la Farmacap deve inoltrare comunicazione e richiesta per far inserire, per il prossimo anno educativo, i posti disponibili di ricettività per poter fare accettazioni di iscrizioni e utilizzo, nel massimo di ricettività dei posti (52), sia per i figli di dipendenti Farmacap che per gli utenti e le famiglie del Municipio Roma X (ex XIII) inseriti nelle graduatorie municipali, anche in considerazione del fatto che alcuni funzionari del Dipartimento Politiche Educative, sta rimettendo in dubbio la condizione di “nido aziendale” dell’asilo di via Bossi e indicando una fantomatica “percentuale minima” di utenti come figli di dipendenti rispetto al numero di posti disponibile, che allo stato attuale non sarebbe rispettata da Farmacap.

    Si sono esposte delle perplessità, con successivi incontri ulteriori di approfondimento che si sono richiesti, sia per la ricollocazione solo di una parte del personale educativo attualmente in forza, sia della procedura di copertura salariale ed economica, per evitare come espresso dalla delegazione USI, ipotesi di disparità di trattamento e d eventuali peggioramenti non solo economici ma anche in termini normativi e di condizioni di lavoro, pur apprezzando l’impegno del Commissario straordinario a non permettere peggioramenti del CCNL di riferimento o di condizioni salariali e di lavoro, anche per quanto riguarda il modello organizzativo e il progetto educativo, con l’inserimento di cooperative e soggetti esterni per una parte del personale, oltre alla necessità di definire meglio il “differenziale” tra i diversi CCNL applicati, anche da concordare con i soggetti futuri subentranti (ndr, sempre ammesso che tale operazione si faccia).

    USI indica che se proprio fosse predisposta convenzione e successivo bando di gara, questo non sia spezzettato in 3 lotti pari agli spazi educativi, ma in lotto unico, proprio per evitare i rischi già verificatisi in altre situazioni, di gestioni frammentate, separate e continui interventi di tutela per disparità di trattamento e disequilibrio nel percorso educativo ai piccoli utenti, oltre che di condizioni lavorative e salariali.

    Anche sulla tempistica della procedura, l’Usi ha ribadito che o la proposta ottiene una legittimazione politica certa, da parte degli Assessori competenti e della Giunta, da tradursi in atti dirigenziali da parte dei funzionari del Comune e dello stesso Segretariato Generale (evitando interpretazioni o intralci di tipo burocratico, di fatto come forma nascosta di ostacolo politico al rilancio della Farmacap e alla sua ipotesi di messa in dismissione), acquisendo anche il parere delle Commissioni consiliari permanenti dell’Assemblea Capitolina, che hanno ancora funzioni di indirizzo, orientamento e vigilanza sugli atti dell’Amministrazione e delle aziende pubbliche, oppure tutta questa operazione rischia di avere poche possibilità concrete di essere portata avanti. Restano le perplessità da parte dell’Usi, della scelta di adottare questa cessione parziale di ramo d’azienda a soggetti terzi, per le esperienze concrete che hanno portato all’apertura di inchieste giudiziarie in caso di gestione affrettata della situazione (c.d. “Mafia Capitale”), per evitare una gestione non equilibrata della forza lavoro che sarebbe da utilizzarsi negli spazi educativi (con una commistione ulteriore di diversi CCNL applicati nello stesso luogo di lavoro, situazione che da anni si cerca di ridurre ed eliminare nell’Azienda), pur rendendosi disponibile, nella funzione di tutela, intervento e controllo, a dare il suo contributo e nel rispetto di ruoli diversi tra sindacato di lavoratori e lavoratrici e Direzione aziendale, per una soluzione positiva di tutta la vicenda e ribadendo di tenerla unita alle altre questioni relative alla Farmacap.

    Il Commissario straordinario informa la delegazione sindacale che è intenzione fare una proposta al personale addetto alle pulizie e agli autisti, di ricollocazione nelle funzioni di “magazziniere” presso le farmacie, profilo di cui è carente l’azienda, anche come rinforzo di personale nelle farmacie stesse in termini di sicurezza nel luogo di lavoro, situazione che potrebbe portare ad un miglioramento anche economico di questi dipendenti, in assenza di disponibilità interne per il numero necessario di magazzinieri, la Farmacap farà le forme di reperimento anche all’esterno tramite società competenti (ndr, non si capisce per quale motivo, trattandosi di figure operaie specializzate, non si faccia anche una richiesta di reperimento tramite il CENTRO PER L’IMPIEGO, ex Collocamento…). La FARMACAP si sta attivando anche per fare una ulteriore convenzione, con Unicef per l’instaurazione di percorso del “baby pit stop”.

    La delegazione sindacale Usi, richiede inoltre di fissare successivamente, sulla vicenda “buoni pasto”, incontri con sindacati e RSA interne, sia per i contenziosi giudiziari in corso, sia per la revisione della vicenda, che ha un impatto per tutto il personale di circa 1.400.000= euro annui, così come per le altre situazioni del settore sociale e delle farmacie, in termini di organizzazione del lavoro e di condizioni lavorative concrete.

    Il Commissario straordinario si prende l’impegno di convocare sindacati e Rsa interne in futuro, sui vari temi, oltre a chiedere al sindacato un aggiornamento sulla vicenda del settore educativo, alla luce dei prossimi incontri con il Comune e quelli previsti con la Flc Cgil. Alle ore 13.30, la riunione ha avuto termine e la delegazione Usi, si è divisa i compiti per la prosecuzione dell’intervento non solo per il settore educativo, ma per le altre situazioni e settori aziendali, alla pari di questa meritevoli di tutela.

    Unione Sindacale Italiana USI e Rsa Rls Usi Farmacap

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