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Stefano Gugliotta

Stefano Gugliotta

(11 Maggio 2010) Enzo Apicella
Dopo che le tv hanno trasmesso il video di Stefano Gugliotta che viene pestato immotivatamente dalla polizia e poi arrestato per "resistenza a pubblico ufficiale", il capo della polizia Manganelli "dispone una ispezione".

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    SULLA QUESTIONE DEI PRIGIONIERI POLITICI E SULLA RISPOSTA CARCERARIA ALLA RIBELLIONE SOCIALE DELLE VITTIME DELLA CRISI CAPITALISTA CHE AFFAMA I CETI PROLETARI

    (24 Maggio 2015)

    casarossapcl

    La miseria non è stata mai tanta negli ultimi 35 anni, solo in Umbria 137.000 senza lavoro, essa viene dall’America che ce l’ha scaricata addosso, mentre i governi d’Europa si sono incaricati di farla giungere fin dentro le nostre case. La colpa è del capitalismo finanziario e dei gruppi industriali multinazionali che nel periodo delle “vacche magre” licenziano e chiudono le fabbriche per investire i loro profitti nella speculazione o nell’apertura di fabbriche nell’Est Europa o in Asia. Così ci si arrangia per sopravvivere e giustamente ci si ribella ( non tutti sono disponibili a suicidarsi); questo mentre i padroni dei poteri reali ( economici e mediatici) incaricano i soliti noti in camicia nera o verde, di nascondere la verità sulle responsabilità della fame di oggi con la caccia allo straniero. Ma come può essere che chi è più povero di noi possa essere responsabile della miseria presente. La povertà di oggi si aggrava perché nella crisi i ricchi si fanno più ricchi, mentre chi è in difficoltà svende la sua casa, si indebita con le banche, lavora con un salario che è meno della metà di quello che prendeva un anno prima. La ribellione a ciò è giustificata e necessaria.
    Il carcere è la sola risposta che Lo Stato capitalista sa mettere in campo contro chi ha lottato contro le devastazioni ambientali e sociali.
    I giustizialisti ( a 5 stelle o anche con qualcuna di meno) si accodano allo Stato borghese e chiedono la fedina penale a tutti, cioè se hanno rispettato le leggi, quelle stesse leggi fatte da parlamenti di nominati, come dicono loro, composto di rei di truffe, corrotti, mafiosi. I corrotti fanno le leggi e i rivoluzionari dovrebbero rispettarle ? Ma che pensiero intelligente !
    C’è poi( i garantisti), chi propone di “curare” il detenuto, di tenerlo sotto sorveglianza, per garantire i suoi diritti di uomo e di cittadino. Qualcuno propone per i prigionieri figure di garanzia, ma il garantismo non funziona. Cosa significa garantire ad esempio i Detenuti, quando ci sono leggi che di fatto lasciano fuori dal carcere Generali condannati come spacciatori, Industriali che non versano i contributi agli operai, Costruttori, Cementieri, Politici che collaborano tra loro attivamente a devastare la nostra terra per fare profitti col “mattone”, mentre stringono nelle carceri con leggi speciali chi ha tentato dall’Umbria alle Valli piemontesi di impedire questi scempi. Solo il controllo popolare non delegato ad alcuno, tra l’altro senza poteri reali, può garantire il detenuto e gli altri soggetti deboli vittime del potere. Ma non basta, i prigionieri politici devono tornare liberi.
    Sono coloro che hanno sventrato le nostre colline, che stanno lavorando a tagliare i nostri boschi per fare passare metanodotti e strade di catrame, stazioni TAV che servono gli affari e non gli umbri, che devono finire in galera. Chi sì è battuto contro le devastazione ambientali e sociali, per l’uguaglianza e i diritti universali dell’uomo, deve essere libero subito

    CASA ROSSA PCL

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