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BRT DI LANDRIANO: TRA PADRONI E CGIL UNA SINERGIA PER TENTARE DI INTIMIDIRE IL S.I. COBAS E GLI OPERAI

(6 Luglio 2015)

bartolini

Nei magazzini BRT di Landriano (PV), dove mai nessuna organizzazione sindacale ha mai messo piede pri-ma di adesso, almeno nel magazzino Express, è andato in scena il consueto teatrino che conosciamo bene:
dinamiche preordinate dalla collusione tra cooperativa e sindacalismo complice, per mantenere inalterate le condizioni contrattuali o migliorarle un poco per prevenire l'entrata del S.I. Cobas e atti di intimidazione a cui assistiamo anche in altri magazzini.

Circa tre settimane fa, un gruppo di operai hanno contattato il Sindacato Intercategoriale Cobas a fronte di seri problemi in merito alla retribuzione, alla sicurezza sul lavoro ed al clima caporalesco all'interno dell'impianto logistico BRT di Landriano, nei magazzini dove opera la Società Cooperativa Futura (ex Flexo). Dopo solo un paio
di incontri conoscitivi è venuto alla luce il sistema di intimidazioni diffuso che si è palesato allorquando è stato chiaro ai padroni della cooperativa, che era in corso la costituzione del Cobas in uno dei tre magazzini; si è allora scatenata una quotidiana "caccia" al presunto simpatizzante In una sola settimana gli stessi responsabili della cooperativa si
sono tesserati ed hanno fatto in modo che la quasi totalità dei lavoratori che non aveva ancora nessuna tessera sindacale, in un giorno aderisse alla CGIL e si allontanasse dal S.I. COBAS, arrivando a proporre al promotore della costituzione del Cobas un posto di responsabilità nell'appalto e la posizione di delegato nella sigla sindacale se avesse abbandonato il suo proposito.

A seguito di tale coscrizione è stata anche indetta un'assemblea sindacale della CGIL, prece-duta da un rastrellamento nei magazzini precettando tutti i lavoratori perché vi partecipassero. In tale oc-casione sono state
denunciate dai ns. iscritti le palesi violazioni relative alla condotta anti-sindacale messe in atto dalla cooperativa.
Nel frattempo uno dei ns. militanti, di cui non era stata ancora comunicata l'iscrizione al S.I. COBAS è stato illegittimamente sospeso impedendogli fisicamente l'ingresso sul posto di lavoro senza alcun preavviso giu-stificando un presunto trasferimento per motivi disciplinari.

Di oggi una nuova contestazione a suo carico in cui gli si imputa di essersi ingiustificatamente assentato dal lavoro da quel giorno, pur essendosi messo fin dall'inizio a disposizione, tramite comunicazione all'azienda, per rientrare a lavorare.
Sistematicamente a tutti i nostri iscritti è stato impedito di entrare in contatto con gli altri operai mediante la minaccia che se si fossero avvicinati al S.I. Cobas ed ai suoi rappresentanti avrebbero perso il posto.

Dopo una lunga trattativa con BRT, azienda con la quale abbiamo conquistato un accordo nazionale che riconosce ai soci delle cooperative in appalto, condizioni di lavoro decisamente migliorative rispetto al trattamento che solitamente viene riservato a questi lavoratori del settore logistico, abbiamo comunicato alla cooperativa
Futura i nominativi dei nostri iscritti chiedendo apertamente che non si verificassero ulteriori ritorsioni nei loro confronti e che ci fosse riconosciuto il diritto di svolgere un'assemblea sindacale per illustrare a tutti i lavoratori la nostra posizione ed i termini dell'accordo sottoscritto con la committente.

Accordo che, come nel caso del vergognoso accordo FEDIT sottoscritto dai sindacati servili e conniventi CGIL CISL e UIL nel Febbraio del 2014, riproponeva al ribasso tutti i punti di quello GIA' IN VIGORE nella stragrande maggioranza dei magazzini BRT al quale il S.I. COBAS è arrivato attraverso una straordinaria stagione di lotte e che stabilisce come principio d'approdo fondamentale, il superamento della figura del socio lavoratore e dell'intermediazione di manodopera del sistema cooperativo fino alla internalizzazione da parte dell'azienda, degli operai.

Per assecondare questo giochetto tutti i responsabili della cooperativa si sono messi a disposizione come "vettori" e garanti della presenza del sindacato CGIL, creando un clima di terrorismo diffuso per impedire il dilagare della nostra presenza tra i lavoratori ed interponendosi in maniera ostile nei confronti della sola circolazione di informazioni relative alla nostra organizzazione sindacale.

In occasione dell'assemblea sindacale da noi convocata, svoltasi sui due turni lavorativi nella giornata del 1 Luglio, vista la poca partecipazione, il nostro delegato si è recato in magazzino per rimarcare la libera par-tecipazione dei lavoratori; nonostante gli fosse stato permesso di invitare i compagni di lavoro a recarsi nel locale adibito allo svolgimento dell'incontro, uno sgherro della cooperativa lo ha seguito passo a passo col chiaro intento di
intimidire chiunque avesse accettato l'invito. Risultato di ciò è stato che entrambe le as-semblee sono state disertate dai colleghi.

Nella giornata di ieri, lo stesso è stato oggetto di una tentata aggressione deliberata da parte di un lavora-tore con contratto a tempo determinato che, fomentato e terrorizzato dai caporali cooperativi che diffon-dono il principio anti-sindacale che chiunque abbia contatti con i delegati S.I. COBAS rischia di "rimanere a casa", ha tentato di colpirlo con un bancale, non riuscendo comunque a realizzare l'intento.

Dopo questo episodio ad entrambi gli operai è stata comminata una sospensione indeterminata.
Entrambi i compagni che si stavano spendendo per la costituzione del Cobas sono tutt'ora a casa, ricoperti da una sequela assurda e strumentale di contestazioni disciplinari, verbali o scritte.
Diciamo con forza che è necessario spezzare il clima di ostilità e di repressione ai danni del S.I. COBAS messo in atto all'interno del magazzino BRT di Landriano e congiuntamente porre fine alla strumentalità del sindacalismo concertativo utile e funzionale all'imposizione delle riforme lacrime e sangue.

Per tale motivo nei prossimi giorni vedremo di mettere in atto forme di lotta e di sostegno ai pochi lavora-tori che abbandonate le paure ed i ricatti, si battono per dare dignità e forza alle rivendicazioni migliorative nel sito BRT di Landriano.

Pavia, 4 luglio 2015

Sindacato Intercategoriale Cobas
S.I. COBAS
Lavoratori Autorganizzati
Coordinamento Provinciale di Pavia

Fonte

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