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(17 Dicembre 2011) Enzo Apicella

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La Grecia e l'OXI: rompere la gabbia delle trattative!

(12 Luglio 2015)

greciaeoxi

Martedì 14 luglio dalle ore 21.00
Piazza San Francesco, 40122 Bologna

ASSEMBLEA PUBBLICA, con collegamenti in diretta da Atene Dopo l'esito
referendario e l'ambiguità della situazione attuale, discutiamo insieme le possibilità apertesi nello spazio politico europeo


Il popolo greco il 5 luglio si è ripreso il diritto di esprimere la propria volontà, se accettare le pesanti misure di austerità, o se lottare con più forza contro di esse, immaginando anche alternative diverse da quelle imposte dalla UE. La risposta è stata chiara, l'OXI greco rappresenta la scintilla di un fuoco che va conservato, alimentato e organizzato, perché il NO possa divampare in tutto il Mediterraneo.

Martedì 14 luglio, Piazza S. Francesco - dalle 21.00

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Sono trascorsi pochi giorni dal referendum in cui il popolo greco ha rifiutato con decisione le politiche di austerità contenute in qualunque memorandum, che sia compatibile con l'idea di responsabilità e competitività immaginata dalla Troika. Ancora una volta assistiamo alla dimostrazione di come dentro l'Unione Europea non sia possibile tenere conto della volontà popolare e si continui ad imporre l'umiliazione ad un popolo già martoriato.
Vediamo infatti che il risultato del referendum rischia di essere stravolto, e che nuove feroci misure di tagli vogliono essere applicate. Una folle partita di giro, nuovi prestiti per pagare debiti che creano nuovo debito, il che la dice lunga su quali possibilità ci siano di far uscire il sistema dalla crisi.

Le trattative greche ci dimostrano ancora una volta che l'Unione Europea non è altro che la casa comune dei poteri finanziari, delle banche e delle classi dominanti, le stesse che hanno progettato, costruito e alimentato il progetto europeo, e che nella crisi di oggi non sono disposte a tollerare l'opposizione delle classi popolari.

Tale progetto si dimostra anche assolutamente incompatibile con la democrazia. Una democrazia oggetto di attacco feroce da parte delle istituzioni europee che nell'ultimo decennio hanno imposto e stanno imponendo ai nostri Paesi misure d'austerità pesantissime, attraverso le "riforme" del mercato del lavoro, la distruzione del welfare e la privatizzazione di sempre maggiori pezzi del sistema pubblico, con i risultati disastrosi che vediamo giorno per giorno.

Esprimiamo la massima solidarietà al popolo greco, e sosteniamo con forza il loro NO, OXI, NEIN, NEU.. che ha fatto sentire alla Troika che i tempi del ricatto possono finire. Il "no" del referendum è stato un "no" radicale e di classe. La sinistra ha un futuro, quando apre le sue ali verso l'ignoto, non verso il nulla. Coloro che insistono sulla scelta di restare nell'euro a qualunque costo dovrebbero sapere che si tratta di un disastro. Dobbiamo preparare un'uscita e aprire un nuovo percorso.

Sappiamo anche che questo referendum ha mostrato una volta per tutte che la
macchina da guerra di questa Unione Europea non è riformabile, e che può essere spaventata, aggredita e quindi anche superata.

OXI! A fianco del popolo greco!
Rompere la gabbia dell'Unione Europea

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