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(20 Agosto 2013) Enzo Apciella

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Immigrati: in risposta alle critiche di "Sollevazione"

SE CHI SI PENSA RILEVANTE SI ABBASSA A RIMPROVERARE CHI DEFINISCE INSIGNIFICANTE, SIGNIFICA CHE O NON CREDE A CIO’ CHE DICE O HA PAURA DI CIO’ CHE DICE CHI GIUDICA INSIGNIFICANTE.

(14 Agosto 2015)

Ieri, anche sul nostro sito è apparso un lucido articolo di Aurelio Fabiani sulla questione immigrazione. Tale scritto ha suscitato severe obiezioni sul blog Sollevazione, tanto da indurre Fabiani a tornare nuovamente sull'argomento.

casa rossa

In questo mondo dove regna il capitale “oggi ancora più spietatamente”: strozzinaggio finanziario (vedi ad esempio Grecia); concorrenza spietata, con la produzione e vendita di merci realizzate col sangue dei lavoratori (in particolare quello dei paesi poveri), Sollevazione (MPL) sulla questione dei migranti si pone questo ordine di problemi. A) non possiamo accoglierli tutti B) l’accoglienza è una questione di sostenibilità C) la posizione “accogliamoli tutti” conduce all’irrilevanza.

1) I punti A e B, corrispondono, pari pari, alle posizioni di Sovranità, la lista elettorale di Casa Pound, posizioni che io ho ascoltato dal vivo, in più trasmissioni politiche a cui ho partecipato come candidato Presidente della Regione Umbria.

2) Il concetto di accoglienza non ci appartiene, è un concetto caritatevole nel mondo cristiano, è un concetto padronale nel mondo capitalista. Il concetto che è nostro è quello di solidarietà proletaria che discende da quella cultura che dice: “proletari di tutto il mondo unitevi” e oggi si manifesta concretamente attraverso il soccorso rosso.

3) Chi accoglie chi? In questo mondo di confini dettati dal capitale imperialista, in questa fase di conflitti interimperialistici, economici e politici, con questi assetti Istituzionali dove comandano i Comitati d’Affari della Grande borghesia finanziaria, il rapporto con i migranti è governato secondo il concetto di accoglienza padronale, la sostenibilità è misurata sugli interessi del capitale.

4) Il capitale circola “liberamente”, le merci non hanno frontiere, perché il capitale nella fase della globalizzazione impera imponendo le sue leggi finanziarie ed economiche, con immancabili guerre militari ed economiche tra paesi imperialisti. L’immigrazione invece per il capitale deve essere misurata sulla base della sostenibilità indicata dalle Istituzioni del capitalismo.

5) Rimaniamo internazionalisti, Nostra Patria è il Mondo Intero, perciò i migranti non devono essere accolti, sono a casa loro, non ci poniamo il problema se i flussi migratori sono sostenibili per il nostro Stato Nazionale Capitalista, anzi, che questa economia basata sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo salti in aria.

6) Irrilevanza? Vedremo, marciamo controcorrente questo è certo, siamo dalla parte giusta e questo è altrettanto certo. Non cerchiamo scorciatoie ma faremo i passi necessari ad allargare la Resistenza.

7) Noi non deraglieremo: lotta di classe, uguaglianza, collettivismo, internazionalismo, sono il nostro credo. Chi invece oggi invoca le “piccole patrie” ha oltrepassato il confine che separa gli internazionalisti dai nazionalisti. Chi pensa che la moneta sia al posto di comando ha già oltrepassato il confine tra comunismo dove comanda la politica e “socialismo” nazionale, dove comanda l’economia.

Aurelio Fabiani
CASA ROSSA Spoleto

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