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(31 Luglio 2011) Enzo Apicella

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    Bologna, le maestre «divise dai contratti»

    Le insegnanti neo-assunte lavoreranno di più e avranno stipendi più bassi

    (10 Settembre 2015)

    virginio merola

    Il sindaco di Bologna, Virginio Merola

    Dal primo settembre nelle scuole d’infanzia comunali convivono 225 maestre di ruolo e 79 assunte nella seconda metà di agosto, primo contingente delle 158 che fanno parte del Piano triennale di stabilizzazioni voluto dalla Giunta Merola. Le maestre hanno iniziato il nuovo anno scolastico, e subito sono cominciate le differenze. La prima settimana di settembre, ancora senza bambini, le maestre di ruolo che hanno il contratto scuola fanno dalle 3 alle 5 ore al giorno, quelle appena assunte, con il contratto enti locali, fanno 7 ore e 12 minuti.

    Il sindaco, che in un primo tempo aveva preso l’impegno, di applicare ancora il contratto scuola anche alle nuove immesse in ruolo. disse poi che non poteva fare diversamente. Avrebbe assunto tutti ma con il nuovo contratto.

    Con il contratto scuola le maestre fanno 5 ore al giorno di insegnamento con i bambini per 5 giorni alla settimana, dal lunedì al venerdì, nonché 80 ore annue di attività collegiali e circa 20 di aggiornamento. Con l’altro contratto, fanno 5 ore in più alla settimana di insegnamento (5 ore e 20 minuti per tre giorni e 7 ore per due giorni) e 155 ore annue da svolgere a scuola. Con il contratto scuola le maestre terminano l’attività il 30 giugno, con la chiusura delle scuole. Con il contratto enti locali invece dovranno essere disponibili anche a luglio. Diverse sono anche le retribuzioni e l’autonomia professionale.

    Non è accettabile lavorare con orari superiori ed essere pagate di meno.

    Non è giusto far convivere nella stessa scuola lavoratrici che hanno gli stessi titoli, fanno lo stesso identico lavoro e hanno un altro contratto.


    L’amarezza delle lavoratrici è tanta, ma anche la voglia di non lasciar cadere la battaglia.

    In attesa del pronunciamento del Tar sul ricorso presentato da oltre 160 precarie che chiedevano appunto il mantenimento del contratto scuola, i Comunisti di Bologna sono al fianco di queste maestre e appoggiano le loro lotte.

    Inoltre l’adozione del contratto enti locali ha già fatto fuggire una ventina di maestre di ruolo con contratto scuola, passate allo Stato con le ultime immissioni in ruolo. Il timore è che il nuovo contratto,con meno soldi, meno diritti e orario più lungo, prima o poi, venga esteso a tutti.

    Partito Comunista d'Italia
    Federazione di Bologna

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