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(22 Novembre 2010) Enzo Apicella
Il vertice Nato di Lisbona decide di trasferire in Italia le atomiche americane che gli altri paesi europei non vogliono più

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(Il nuovo ordine mondiale è guerra)

Roma, la Rete No War protesta contro il viaggio di Renzi e Finmeccanica in Arabia Saudita

(10 Novembre 2015)

marco palombo in lotta

Foto di Stefano Montesi

ROMA, 9 NOVEMBRE 2015, A PIAZZA CAMPO DE' FIORI SOTTO LA STATUA DI GIORDANO BRUNO
RETE NO WAR ROMA HA PROTESTATO CONTRO IL VIAGGIO DI RENZI E FINMECCANICA NELL'ARABIA SAUDITA CHE BOMBARDA LO YEMEN E AIUTA I TERRORISTI
A VENDERE ARMI AL REGIME DEI SAUD IN VIOLAZIONE DELLA LEGGE ITALIANA 185/90

In occasione del viaggio in Arabia saudita del presidente del consiglio italiano Matteo Renzi accompagnato dai vertici di Finmeccanica, la Rete No War Roma ha protestato a Roma a piazza campo de' Fiori sotto la statua di Giordano Bruno. I cartelli hanno sottolineato lo scandalo degli stretti legami politici, commerciali e militari dell'Italia con un regime, la petromonarchia dei Saud, non a caso definita in un cartello "L'inquisizione del Terzo millennio". Altri cartelli indicavano, in italiano e inglese, le responsabilità internazionali del regime dei Saud nel bombardare popoli inermi e nel sostenere terroristi e califfati, oltre che l'atteggiamento tirannico all'interno del reame contro le minoranze, le donne e i migranti. Il sistema giudiziario saudita in un anno ha decapitato 175 persone: "Saud e Isis: stesse decapitazioni, stessi obiettivi, stessi soldi"; "I sauditi hanno ucciso migliaia di civili in Yemen"; "I Saud comprano il silenzio del mondo", recitavano i cartelli.

Al presidente "Renzi d'Arabia, piazzista di armi a Riad" (un altro cartello) i manifestanti, impegnati da mesi nella campagna per arginare la politica guerrafondaia e disumana dei sauditi, ricordano che la legge italiana 185/90 vieta l'esportazione di armi a paesi in guerra e che violano i diritti umani minimi. "Armi italiane ai Saud: bombe sullo Yemen, sostegno ai terroristi in Siria". L'Italia per anni ha accompagnato l'Arabia saudita e altri 9 paesi autodefinitisi "Amici della Siria" i quali in realtà hanno fomentato gruppi armati contigui ai terroristi.

Allora quanti affari militari hanno concluso Renzi e Finmeccanica violando la Costituzione italiana, la legge e l'umanità, sulla pelle degli yemeniti, dei siriani e degli stessi sudditi sauditi non allineati?

Rete No War Roma

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