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Un governo antioperaio, neoliberista e di destra attacca i nostri interessi e diritti. Mobilitiamoci ed esigiamo lo sciopero generale!

(17 Novembre 2015)

Compagni, operai, lavoratori, donne e giovani del popolo,
il governo Renzi prosegue la stessa politica seguita dai governi precedenti: Jobs Act, “buona scuola”, “sblocca Italia”, attacco ai diritti e al CCNL, aumento dello sfruttamento, una legge di stabilità per i ricchi, aumento delle spese di guerra, controriforme costituzionali… siamo di fronte a un governo antioperaio, neoliberista e di destra, che rappresenta gli interessi dei capitalisti e applica i diktat dell’UE ai danni dei lavoratori.
Contro la politica economica del governo Renzi i sindacati e altre associazioni sociali hanno programmato per i prossimi giorni una serie di iniziative, fra cui la manifestazione nazionale dei metalmeccanici a Roma il 21 novembre.
Nonostante le debolezze e i limiti di queste mobilitazioni, è importante utilizzare queste scadenze per manifestare la nostra opposizione alle manovre antioperaie e antipopolari. Chiamiamo dunque gli operai, i lavoratori, i disoccupati, a partecipare in massa alle manifestazioni e agli scioperi in programma.
Non dobbiamo però scendere in piazza limitandoci ai rituali e ai blandi contenuti dei socialdemocratici, degli opportunisti e dei collaborazionisti, fermandoci dopo queste scadenze. I disegni governativi e confindustriali possono essere respinti solo con la lotta aperta e dura, con un vero ed unificante lo Sciopero generale!
Facciamo dunque di queste giornate autentiche manifestazioni di lotta e di opposizione politica al governo Renzi, contro l’attacco al movimento operaio e la trasformazione reazionaria dello Stato e della società, contro la legge di stabilità e la crescente ingiustizia sociale, per non pagare la crisi e le guerre del capitale.
Costruiamo una piattaforma di difesa intransigente dei nostri interessi di classe. Esigiamo il lavoro e il blocco dei licenziamenti, l’abolizione delle misure antioperaie e antipopolari. Lottiamo per veri CCNL con recupero salariale e diminuzione di orario, per farla finita con la precarietà, estendere i diritti. Rifiutiamo le spese di guerra e rivendichiamo più spese sociali. Diciamo NO alle controriforme costituzionali di Renzi e Verdini.
Per avanzare di nuovo è necessario realizzare il Fronte unico di lotta operaia dal basso e costruire organismi di massa (consigli, comitati operai e popolari), con alla testa gli elementi più avanzati e combattivi della classe operaia, per sviluppare le lotte.
Soprattutto è necessario lottare con una prospettiva rivoluzionaria, di rottura completa con le politiche e le compatibilità del capitale e delle sue corrotte istituzioni.
Nessun governo borghese potrà soddisfare le esigenze e i diritti dei lavoratori e delle masse popolari. Ciò sarà possibile soltanto con un Governo operaio e di tutti gli sfruttati, che rappresenti gli interessi vitali del proletariato e dei lavoratori della città e della campagna, della massa impoverita, che non s’inchini davanti al “sacro” profitto, ma sia deciso a sbaragliare la borghesia e le forze reazionarie.
Per realizzare questo obiettivo, per vincere la battaglia contro un sistema marcio, la classe operaia ha bisogno del proprio Partito indipendente e rivoluzionario, basato sul marxismo-leninismo.
Compagni, operai avanzati, uniamoci, organizziamoci e lottiamo assieme per la sua costruzione, per la rivoluzione e il socialismo, unica via di uscita dalla barbarie imperialista!
16 novembre 2015

Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia

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