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Se non le donne, chi?

Se non le donne, chi?

(11 Dicembre 2011) Enzo Apicella

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Marino: presidio in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Adesione solidale del PCdI

(25 Novembre 2015)

enrica zampilloni

In rappresentanza del Comitato Direttivo della sezione Comunista, questa mattina, la compagna Enrica Zampilloni, ha portato l’adesione e il sostegno solidale al presidio-istallazione creato per l’occasione presso l’area archeologica Appia Antica vicino la stazione FS di S.Maria delle Mole.

“Ringraziamo le numerose associazioni che hanno predisposto, organizzato e lavorato per la buona riuscita di questa iniziativa – ha commentato Enrica Zampilloni – . Il primo appuntamento co-organizzato da Legambiente Appia sud ‘il riccio’, il coordinamento delle Donne per il Cambiamento e l’associazione LiberaMente, a Santa Maria delle Mole, è stata allestita nell’area archeologica una scenografia basata sulle ‘scarpette rosse’ a simboleggiare l’universo femminile spesso offeso e colpito da atti di violenza. “La violenza che vivono molte donne è invisibile e i mezzi di comunicazione, che dovrebbero informare e denunciare le situazioni degradanti che soffrono molte donne, contribuiscono a invisibilizzarla. – ha ricordato la rappresentante comunista, sottolineando quanto in queste ore diffonde il PCdI a livello nazionale per non abbassare la guardia su questo versante - Come nel caso delle donne rifugiate che sono vulnerabili a tutti i tipi di violenza in ogni tappa del loro viaggio. Quando fuggono da sole in aree di conflitto rischiano di essere violentate o maltrattate da soldati o guerriglieri. D’altra parte sono oggetto di reclutamento per la schiavitù e lo sfruttamento sessuale. La tratta delle donne è un fenomeno strettamente legato ai flussi migratori. La prima causa del traffico di donne è la povertà, che impedisce alle persone soddisfare le loro esigenze vitali. Insieme con la povertà, altri elementi che favoriscono la tratta sono le situazioni di violenza e di conflitto, che causano l’esodo verso luoghi più sicuri. Tutto questo colpisce in particolare le donne a causa della loro situazione di disparità, la precarietà e la mancanza di futuro in molti paesi in via di sviluppo. E i media attraverso la pubblicità, gli annunci per prostituzione e la pornografia diventano, per i loro interessi economici, complici di questo mercato di esseri umani. –Impegnando le donne Comuniste e la sezione PCdI marinese a seguire unitariamente gli appuntamenti che verranno proposti, Enrica Zampilloni ha concluso ricordando che - Il commercio di persone secondo l’Onu è la terza attività illegale più redditizia al mondo, dopo il traffico di armi e droga, e produce circa 12.000 milioni di dollari l’anno . A livello globale, ogni anno vengono rapiti più di 4 milioni di donne e ragazze. Di queste 500 mila sono introdotte in Europa e costrette a prostituirsi.”

PCdI Marino

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