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(28 Novembre 2015)
Alle 18 è terminato lo sciopero dei ferrovieri del Gruppo Fsi e di Trenord, alle 21 quello dei ferrovieri Cargo di Trenitalia.
I ferrovieri hanno dato vita, unica categoria in Italia, all’ottavo sciopero nazionale in poco più di un anno e mezzo, per la dignità e la sicurezza del lavoro, per un regime pensionistico equo, contro la precarietà sistematica e la legittimazione dei licenziamenti del Jobs Act, contro la repressione dei diritti e del legittimo dissenso.
Il grande successo dello sciopero, convocato unitariamente da CUB Trasporti e CAT-Coordinamento Autorganizzato Trasporti (e successivamente proclamato anche da USB, seppur con una diversa piattaforma di rivendicazione) dimostra come siano falsate le misurazioni della rappresentanza volute da Governo, Confindustria e sindacati concertativi, che consegnano con i rinnovi Rsu (in conformità con il nuovo vergognoso Testo Unico sulla Rappresentanza) la rappresentanza ufficiale a organismi ormai inutili e impotenti a fronteggiare le sfide che i lavoratori hanno davanti.
La nuova accelerazione del governo sulla privatizzazione e svendita del comparto ferroviario, le proposte di nuove norme per ridurre ulteriormente il diritto di sciopero, già soggetto in Italia ad una delle normative più restrittive del mondo e i prossimi rinnovi contrattuali che ancora una volta i falsi alfieri dei lavoratori stanno concordando con le aziende del comparto sulla testa dei lavoratori, necessitano di continuare la lotta con sempre maggior determinazione e coraggio.
Di fatto le nuove misure concordate di "regolamentazione" degli scioperi a tutela del Giubileo, così come già avvenuto per Expo, dimostrano il disinteresse di Governo e Confederali per le vertenze dei lavoratori.
Proseguiremo nel percorso di lotta per le legittime rivendicazioni e le giuste aspettative dei lavoratori.
Complimenti a tutti i lavoratori che, scioperando, hanno lottato con noi.
27 novembre 2015
CUB Trasporti, CAT-Coordinamento Autorganizzato Trasporti
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