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"DUE O TRE COSE CHE SO SUL CLIMA". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO

(29 Novembre 2015)

Laura Conti

Laura Conti

Si e' svolto domenica 29 novembre 2015 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sul tema "Due o tre cose che so sul clima. Alcune elementari considerazioni in vista dell'incontro a Parigi degli inquinatori globali".
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L'incontro e' stato aperto con un ricordo di Laura Conti, di Ivan Illich, di Alexander Langer e di Carla Ravaioli.
Alle persone partecipanti e' stato messo a disposizione un breve testo programmatico di Vandana Shiva, "Principi costitutivi di una democrazia della comunita' terrena".
Nel suo intervento introduttivo il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha ricostruito attraverso la propria testimonianza personale la lunga vicenda di alcune delle principali lotte ambientali nell'Alto Lazio a cominciare dall'opposizione al nucleare, all'opposizione alla Supercassia, all'opposizione al mega-aeroporto, fino alle attuali lotte per l'acqua, ed ha proposto alla discussione in forma di tesi alcuni dei ragionamenti che hanno caratterizzato dagli anni '70 ad oggi le esperienze di lotta pacifiste, ambientali, antimafia e di solidarieta' nel viterbese, lotte di cui il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" e' stato uno dei principali animatori e memoria storica.
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E' stata riproposta l'analisi della situazione dell'Alto Lazio come caratterizzata dall'intreccio tra regime della corruzione, modello di sviluppo di servitu' e penetrazione dei poteri criminali; e su scala globale e' stata riproposta l'analisi macrosistemica che individua come principale responsabile della catastrofe ambientale il modo di produzione fondato sulla massimizzazione del profitto, sull'espansione illimitata della produzione e dei consumi, sull'asservimento dell'intera umanita' ai poteri economici dominanti e sullo sfruttamento fino all'esaurimento di tutte le risorse disponibili: un modo di produzione palesemente incompatibile con i limiti della biosfera e con i diritti della persona umana.
Particolarmente nel passaggio epocale dal capitalismo manifatturiero a quello finanziario, e dalla mobilitazione sociale totale come forza-lavoro industriale all'attuale riduzione di quote crescenti dell'umanita' nelle due classi dei consumatori eterodiretti e delle vite scartate ed escluse da ogni ripartizione della ricchezza (e quindi condannate a vite di stenti e alla morte per fame) la contraddizione fondamentale tra oppressori sempre piu' ricchi ed oppressi sempre piu' impoveriti si e' fatta sempre piu' evidente, insostenibile, tragica; cosicche' per perseverare nella rapina di diritti e risorse e nella distruzione dei beni naturali fondamentali i poteri dominanti non esitano ad usare contro il resto dell'umanita' - presente e futura - gli strumenti piu' barbari: dall'organizzazione mafiosa alla dittatura, dal terrorismo alla guerra, la guerra onnicida.
Difendere l'umanita' e difendere la biosfera sono ormai un unico compito che coinvolge tutti i popoli oppressi, tutte le classi sfruttate ed escluse, tutte le persone di volonta' buona. E' necessaria e urgente un'alternativa: economica, sociale, politica; un'alternativa di cui siano protagoniste tutte le culture umane e tutte le persone oppresse; un'alternativa ad un tempo pacifista, ecologista, femminista; un'alternativa solidale, liberatrice, nonviolenta. L'alternativa di Rosa Luxemburg e di Mohandas Gandhi.
Dal vertice di Parigi dei massimi inquinatori non e' ragionevole aspettarsi nulla di piu' di quello che la mobilitazione nonviolenta dei popoli sapra' imporre ai propri governi. Questo chiediamo, per questo lottiamo: pace, disarmo, smilitarizzazione dei conflitti; giustizia sociale e rispetto degli esseri umani e della natura; legalita', democrazia, civilta'; consapevolezza che un destino comune unisce l'umanita' intera.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera dalla catastrofe.
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Le persone partecipanti all'incontro hanno condiviso le proposte formulate in tante piazze del mondo in questa stessa giornata, per difendere ad un tempo la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani e la biosfera.
Le persone partecipanti all'incontro hanno ancora una volta espresso la propria persuasa opposizione alla guerra e a tutte le uccisioni, al razzismo e a tutte le persecuzioni, al maschilismo e a tutte le oppressioni.
Tutti gli esseri umani sono eguali in diritti; vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera. La nonviolenza e' la politica necessaria.



Viterbo, 29 novembre 2015

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

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