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Marchio Marchionne

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(26 Ottobre 2010) Enzo Apicella
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Asili nido: un altro punto di vista sul sistema integrato pubblico privato

(20 Marzo 2016)

Come è noto, quella contro le privatizzazioni è una delle battaglie più tipiche di questo sito. Lo testimonia anche la serie di servizi che abbiamo dedicato allo smantellamento delle strutture educative pubbliche rivolte ai più piccoli, a partire dagli asili nido. In relazione ad uno di questi servizi - un'intervista ad un'educatrice precaria pubblicata il 5 marzo - ci è arrivata una richiesta di replica da parte di Onda Gialla - Associazione Nidi e Spazi Be.Bi. Convenzionati con Roma Capitale. La pubblichiamo volentieri, ricordando però che l'impostazione che abbiamo dato al nostro lavoro di documentazione, nata ovviamente da un "partito preso", ha avuto molti riscontri nella realtà, soprattutto in relazione alla condizione di chi lavora al di fuori del pubblico.

onda gialla

Ma davvero vogliamo parlare per “luoghi comuni” e scadere nella miseria dei battibecchi tra pubblico e privato, applicare all’intero sistema etichette negative su ciò che può eventualmente riferirsi a singole realtà, con il rischio di generalizzare, di alimentare sconcerto, di creare barriere, di mettere in moto strategie comunicative scorrette ed alimentare terreno fertile per sterili contrapposizioni?
No grazie! Onda Gialla, Associazione Nidi e Spazi Be.Bi. Convenzionati di Roma Capitale chiama a testimoniare sul banco degli imputati lo Stato e le Amministrazioni Comunali, perché è con loro che cerca inutilmente da anni di tessere reti e relazioni ed è a loro che ha molte domande da rivolgere in merito. Ad esempio, perché non poter avere e contare su una rete di servizi e scuole di buona qualità su tutto il territorio? Perché la rete del sistema integrato pubblico-privato non può far leva sulla responsabilità pubblica che possa garantire equa retribuzione a parità di qualità? Perché i servizi educativi non sono accessibili a tutti?

La sfida di Onda Gialla è quella di continuare a sostenere a gran voce il diritto dei bambini di vivere in un servizio educativo di qualità, obiettivo che va di pari passo con l’affermazione della legalità e con la sostenibilità finanziaria, a garanzia delle stabilità economica dei gestori e stabilità lavorativa delle educatrici. Non è oltre modo sopportabile che l’inadeguatezza delle scelte politiche finora attuate trovino nel bilancio comunale, come ammortizzatore sociale, le risorse personali dei gestori dei nidi convenzionati, con l’aggravante di aver trascinato questi ultimi verso una lenta agonia, causando la chiusura di diverse attività, la conseguente diminuzione dei posti disponibili e la perdita di posti di lavoro.
“Curricolo è Responsabilità” è il tema del Convegno, che si è tenuto a Milano il 26-27-28 febbraio, organizzato dal Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia e a cui rappresentanti di Onda Gialla hanno partecipato, sostenendone personalmente i costi.

Abbiamo intercettato e compreso l’importanza di questo evento che si colloca in un momento strategico della storia dei diritti dei bambini e della vita dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia, visto che con la legge 107/2015 si sanciscono i livelli essenziali e si definisce l’unitarietà del percorso curricolare zero-sei anni.
Come emerso dal convegno, questa legge chiama in causa tutti, senza esclusione, richiama alla responsabilità gli adulti: educatrici ed insegnanti in primo luogo, da sempre in prima linea, ma anche genitori, coordinatori, dirigenti, amministratori dei diversi rami del sistema. Non si parla più di bisogni ma di diritti essenziali, dei bambini, delle educatrici, dei genitori, e di noi gestori. La nuova legge prospetta molteplici e diversi aspetti, strategie da ripensare, in un contesto che colloca nuovamente l’ente locale in una posizione di centralità nei confronti del sistema integrato, e ne richiama la presa in carico di una Governance seria e responsabile.
Ci auguriamo l’attivazione di una autentica rete del servizio integrato pubblico-privato, al cui interno trovino accoglienza tutte le parti interessate, dove si possano incrociare e convergere valori, strategie e obiettivi culturali alti, una pedagogia della partecipazione e della ricerca, pratiche di vita collettiva e di partecipazione, per la costruzione di una vera e propria civiltà educativa. Lo dobbiamo ai bambini. Siamo tutti in debito verso l’infanzia.

Onda Gialla
Gruppo Comunicazione

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