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Il rigetto

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(24 Maggio 2012) Enzo Apicella

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    Sulla proposta di riforma costituzionale

    (4 Maggio 2016)

    Il Presidente Renzi ha inaugurato al Teatro Niccolini di Firenze la campagna del governo per il referendum sulla riforma costituzionale e lo ha fatto in termini inequivoci. Per lui l’attuale proposta di riforma sarebbe quella che gli italiani attendono da sempre e in specie “una riforma che non è contro chi ha combattuto per la libertà”. Comportandosì così, Renzi non solo insiste nel violare lo spirito dell’art.138 della Costituzione trasformando il referendum in un plebiscito sul suo governo, ma pronuncia un’enorme bugia che grida vendetta. Infatti, chi ha combattuto per la libertà lo ha fatto per la libertà dei cittadini nel convivere autonomi ed invece è dimostrabile in termini tecnici e di rapporti politici – come è scritto nella recente lettera di decine di costituzionalisti e di giuristi – che la riforma proposta da Renzi Boschi è uno strumento accentratore e cesarista che comprime la libertà del cittadino per più versi.

    Una simile proposta non c’entra niente con le riforme di cui ogni Costituzione – anche quella italiana vigente – ha bisogno con il passar del tempo per dare regole più aperte e adeguate alla convivenza dei cittadini. Purtroppo la riforma Renzi Boschi propone un peggioramento gravissimo delle condizioni di libertà dei cittadini. Dunque dobbiamo opporci in ogni modo e lavorare per il NO al peggio.

    Non soltanto perché la proposta Renzi Boschi è frutto di una procedura parlamentare non rispettosa in partenza della sentenza 1/2014 della Corte Costituzionale che, dichiarando l’incostituzionalità del premio della legge elettorale, ha reso un grande numero di parlamentari non più titolari della facoltà di modificare la Costituzione. Soprattutto perché la proposta Renzi Boschi ha un testo che riga per riga (e riguarda oltre 40 articoli) disegna un chiaro inganno a danno della partecipazione civile dei cittadini, soffocata da numerosissime complicazioni procedurali, da incoerenze costituzionali, da confusioni tra gli organi dello Stato e dal potere esagerato attribuito al governo centrale e al suo Presidente.

    E’ indispensabile che il campo dei cittadini liberi si svegli fin d’ora per impedire con il voto (non c’è quorum, vincerà la maggioranza) la regressione della libertà della convivenza. Bisogna battersi con fermezza per un NO nel merito alla proposta di riforma costituzionale Renzi-Boschi, utile solo a far regredire l’Italia mettendola nelle mani dell’uomo solo al comando che tacita il popolo distribuendo regalie.

    Raffaello Morelli - Storico della lacità

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