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Assistenza Specialistica: la brutta proposta della Regione Lazio

(7 Maggio 2016)

regione lazio

Com'è noto, la battaglia degli Assistenti Specialistici e alla Comunicazione - a Roma come altrove - ha tra i suoi punti qualificanti l'internalizzazione del servizio.

Il che rinvia all'assunzione di questi lavoratori da parte del Miur (Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca), in un contesto in cui gli enti locali, che oggi gestiscono l'assistenza, debbono impegnarsi per ridurre l'intervento del cosiddetto privato sociale.
Purtroppo, nella Regione Lazio sembra che si stia andando in una direzione completamente opposta.

Lo rende noto un comunicato del Coordinamento degli Assistenti Specialistici e alla Comunicazione, che fa riferimento a un incontro con le Dirigenze Scolastiche tenutosi il 5 maggio presso la Regione. Oggetto della riunione l'"Organizzazione dei servizi di Assistenza per l'inclusione scolastica degli alunni con disabilità - anno 2016-2017, al fine del riordino della materia e della stesura di apposite linee guida Regionali".

Alcuni assistenti specialistici presenti hanno preso nota delle proposte enunciate in quella sede, incentrate sulla "gestione amministrativa tramite l'assegnazione di voucher sociali, atti a pagare il servizio assegnato a Cooperative scelte dalla Dirigenza Scolastica" sulla base di "un catalogo di Cooperative Sociali convenzionate con la Regione". Dunque, il servizio non verrà più assegnato mediante bando pubblico e i Dirigenti Scolastici si vedranno impossibilitati ad adottare altre forme contrattuali o a "effettuare assunzioni a chiamata diretta".

In questo modo, non solo non si ridimensionano le cooperative, "ormai aziende private con l'unico fine di fare profitto", ma, tra le stesse, risultano favorite quelle "più inserite e arroccate nei vari territori" (quindi, soggiungiamo, beneficiarie di rapporti consolidati con gli amministratori locali). In più si avranno serie conseguenze occupazionali, con "il licenziamento di molti assistenti che, da anni, lavorano e garantiscono il servizio nelle scuole della Regione Lazio". In sostanza, rispetto alla già brutta situazione odierna si verificherebbe un netto peggioramento.
Sì palesa dunque un'impermeabilità della Regione Lazio, guidata da una coalizione di centrosinistra, alle istanze di chi lavora: non si dimentichi che non pochi sono stati gli incontri del Coordinamento con rappresentanti dell'ente locale, tutti peraltro ruotanti attorno a temi come "il riconoscimento della figura professionale dell'assistente e il superamento della logica dell'appalto alle cooperative".
Invece, ci si affida di più alla sedicente cooperazione sociale, oltretutto utilizzando quel sistema dei voucher che è riconosciuto come foriero di sfruttamento estremo non solo dalla stampa alternativa e antagonista, ma anche da settimanali poco inclini al radicalismo come l'Espresso.

Dal canto suo, il Coordinamento fa sapere che non accetterà "supinamente questa proposta". Oltre ad invitare "i dirigenti scolastici, i genitori degli alunni e tutte e tutti gli assistenti" a protestare, il Coordinamento fa sapere di essere in attesa di un incontro, "già concordato telefonicamente a seguito di nostra precedente formale richiesta", con i rappresentanti dell'Ente in questione. Così da chiedere chiarimenti, in un quadro che sarà segnato sicuramente da nuovi momenti di lotta, tali da riallacciarsi alla bella manifestazione nazionale svoltasi l'8 aprile a Roma davanti al Miur.

Giacinto Calandrucci

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