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(6 Giugno 2016)
Lunedì 13 giugno ore 18 Piazza Banchi
Fare come in Francia. Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso
Nel giorno in cui il Senato Francese cercherà di far approvare la legge detta “Loi du Travail” siamo in piazza per solidarizzare con chi si ribella e lotta contro leggi ingiuste e antioperaie.
Contro questa legge, del tutto analoga al jobs act approvato dal Parlamento Italiano, i lavoratori francesi stanno fornendo una grande resistenza fatta di scioperi, blocchi cittadini e cortei. In prima fila i sindacati più combattivi appoggiati dalle forze di sinistra reali e dai movimenti sociali. La loro resistenza è un esempio per i lavoratori di tutto il mondo. Oggi siamo in piazza per solidarizzare con loro e con le organizzazioni che hanno avuto il coraggio di non arrendersi sfidando il Partito Socialista Francese che, come il PD in Italia, è il vero artefice di queste leggi a favore dei padroni e contro i lavoratori. La resistenza francese fa impallidire totalmente le burocrazie sindacali italiane che hanno accettato il jobs act senza neppure provare una mobilitazione.
Non sappiamo come andrà a finire in quanto l'Unione Europea (mandante reale delle leggi antipopolari e dei tagli che colpiscono tutti i lavoratori in Europa) ha già detto che considera questa legge come indispensabile. Sappiamo però che le lotte e la resistenza sociale sono il primo passo indispensabile per invertire la rotta politica dell'austerità e dei tagli alle fasce popolari.
I lavoratori francesi hanno quindi bisogno della nostra solidarietà di lavoratori e cittadini anche per bucare il muro di silenzio che la stampa e le televisioni hanno costruito per occultare gli scioperi e le manifestazioni. Come già in Grecia e in altri paesi europei i lavoratori sono in rivolta contro un meccanismo che stritola decenni di conquiste sociali; qui in Italia il Partito Democratico è il braccio armato delle direttive che ci hanno imposto la riforma delle pensioni, il jobs act, la buona scuola e le privatizzazioni e ora vuol completare l'opera stravolgendo ciò che resta della Costituzione. Fare come in Francia è quindi l'unica possibilità per cominciare a invertire la rotta.
Solidali con i lavoratori Francesi
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