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Gutta cavat lapidem?

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(19 Dicembre 2011) Enzo Apicella

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LETTERA APERTA ALLA NEO SINDACA VIRGINIA RAGGI E AI NEO CONSIGLIERI ELETTI NELL’ASSEMBLEA CAPITOLINA

(6 Luglio 2016)

E' stata consegnata oggi la lettera aperta rivolta alla Sindaca Raggi che auspica la tempestiva risoluzione delle vicende più spinose riguardanti le politiche del personale.

Tra queste il pagamento delle quote di salario accessorio del 2015, il cui pagamento fu bloccato dal Commissario Tronca a ridosso del ballottaggio, la riapertura del negoziato sull'intera vicenda contrattuale e la stabilizzazione del personale precario dei nidi e delle scuole della Capitale.

Nella lettera aperta RSU Indipendenti suggerisce l'uso di un metodo di lavoro che sia il più orizzontale possibile e che abbia la capacità di aprire la porta del dialogo con il Governo centrale.

Per questo la stessa identica lettera sarà consegnata domani a tutti i Consiglieri neo-eletti nell'ottica di una vera e propria collaborazione istituzionale che si riverberi sui bisogni di cittadini e lavoratori e che aiuti la nostra città a uscire da uno stato di crisi pluriennale.

p. RSU INdipendenti
Roberto Betti

raggi con la fascia

Questa lettera aperta vuole offrire un contributo da parte del personale capitolino: proprio quello che in questi ultimi anni ha subìto l’attacco da parte di governi, stampa, magistratura e si è visto complessivamente bollato come fannullone.

Siamo quelli che lavorano in condizioni disastrose e le cui proposte non vengono ascoltate. Vorremmo continuare ad offrire servizi utili alla cittadinanza e non, invece, continuare a misurare le nostre prestazioni e il funzionamento della macchina capitolina, magari al solo fine di far riscuotere un piccolo tesoretto al dirigente di turno.

In questo senso vanno anche quelle norme rigide e stupide volute dall’allora ministro Brunetta che ambivano a premiare i meritevoli e a punire i lavativi, dimenticando però che la qualità della Pubblica Amministrazione è il frutto di un insieme che si muove all’unisono per soddisfare i bisogni della comunità: attraverso i servizi sociali, scolastici, educativi, ambientali, tecnici, culturali, per la sicurezza, anagrafici e amministrativi.

Abbiamo assistito invece ad un vero e proprio "assalto alla diligenza" delle risorse, troppe volte finalizzate al soddisfacimento dei bisogni delle “reti amiche”.
Abbiamo assistito a sprechi che potevano essere evitati e per i quali, per anni, nessun dirigente o politico ha pagato, nessun magistrato si è mosso, nessun quotidiano ha raccolto le denunce (o le proposte) del personale. È il caso, ad esempio, degli immobili di proprietà dell'Ente lasciati vuoti e inutilizzati mentre l'Amministrazione spendeva cifre ingenti per le sedi in affitto.

Oggi nei confronti della prima giunta espressione del Movimento 5 stelle non possiamo che aspettarci un concreto cambiamento rispetto a questi metodi di lavoro, nella consapevolezza che cambiamenti profondi richiederanno del tempo, ma che alcune questioni possono essere affrontate subito.

Ci limiteremo, evidentemente, a quegli aspetti strettamente legati al personale.

In primis disponendo l’erogazione di quella quota B di produttività 2015 che giace immobile nelle casse del Comune, sebbene l’odioso atto unilaterale imposto dall’allora Giunta Marino disponesse il suo pagamento a consuntivo delle attività prestate (e, diciamo noi, già concluse 6 mesi orsono).

A tale riguardo crediamo che sia essenziale l'impegno della Sindaca, già espresso nel corso della "incursione" nella assemblea della RSU di ieri, e della sua maggioranza - ma anche gli esponenti politici delle minoranze possono dare il loro contributo, per la risoluzione della vertenza con il Governo centrale e con il MEF (tanto più coloro che sono Deputati o Senatori), riportando la vicenda del Salario Accessorio e del Contratto Decentrato (a Roma, come altrove) nella sfera della contrattazione tra le parti.

Una seconda questione riguarda la cronica carenza di personale nell'ente. I lavoratori capitolini sono pochi, anagraficamente anziani e mal pagati. In alcuni settori - come quello scolastico-educativo - esiste ormai una precarietà strutturale, quasi completamente femminile, che potrebbe finalmente trovare una soluzione grazie alle insistenti lotte di questo personale soprattutto nei mesi passati: crediamo che anche su questo la prima Sindaca della città debba muoversi alacremente.

In poco piú di dieci anni abbiamo assistito al taglio delle risorse economiche da un lato e all'aumento dei compiti affidati ai Comuni dall'altro, mentre l'organico si è ridotto di 4000 unità. Oggi mancano all'appello circa 8000 teste da aggiungere alle 23000 in servizio. E senza contare il peggiore rapporto tra numero di dipendenti e
numero di cittadini serviti - rispetto alle altre grandi città - e le ulteriori competenze ricevute dalla città in quanto capitale.

È evidente che è necessario un piano straordinario di assunzioni. È evidente che una siffatta azione non potrà che svolgersi in accordo con il Governo nazionale.

Ciò che segnaliamo per l'amministrazione di Roma Capitale crediamo sia applicabile anche nelle aziende partecipate, anche lí ascoltando la voce di chi ogni giorno rende fruibili i servizi all'utenza e ribaltando del tutto il disegno privatistico degli ultimi venti anni.

A tutti voi, classe politica nuova o vecchia che sia, chiediamo uno sforzo collettivo al
fine di superare le vostre divisioni per il benessere di tutta la comunità.
Noi Lavoratori vi proponiamo questo metodo di lavoro.

Abbiate il coraggio di riportare la nostra città in una condizione di normalità, con una nuova classe dirigente più orizzontale e meno verticistica.
Abbiate il coraggio di scavare a fondo e non rimanere alla superficialità dell'azione di
governo.

Sporcatevi le mani come facciamo noi ogni giorno di fronte a una cittadinanza irretita dal torbido di leggi sbagliate, i cui effetti tamponiamo con sempre maggiore difficoltà.

Sappiate sin d'ora che potrete, tutti, contare sul nostro appoggio per migliorare le sorti della nostra città, per aprire cassetti a lungo chiusi, ma non ci renderemo mai complici di chi intendesse usarci come carne da macello da offrire ai cittadini o merce di scambio per uso politico.

Buon lavoro!

RSU Indipendenti Roma Capitale

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