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L'ombra nera

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(20 Agosto 2012) Enzo Apicella
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Le regole dell'UE vengono rispettate alla lettera? Sì, quando calpestano i diritti dei lavoratori come nei cambi di appalto

(24 Luglio 2016)

unione europea

La legge comunitaria n. 122/06 permette, nei cambi di appalto, alla ditta vincitrice la possibilità di modificare i contratti dei-lle dipendenti, quindi il cosiddetto mercato ha imposto il trionfo degli interessi padronali sui diritti acquisiti e potranno essere applicati trattamenti retributivi, contratti peggiorativi.

La legge comunitaria dovrà quindi essere recepita dai paesi aderenti ed entrerà in vigore da oggi.

Di sicuro, la normativa entra nel merito di argomenti disciplinati fino ad oggi dalla Legge Biagi, dalla 2763, che almeno all' art.29, comma 3, stabiliva una continuità tra appalto e appalto escludendo nel passaggio la applicazione della normativa sul trasferimento di aziende, il famoso, ormai , articolo 2112 del codice civile.

Citiamo testualmente da Italia Oggi

La normativa civilistica (articolo 2112) sul trasferimento di azienda prevede che i rapporti di lavoro in capo al datore di lavoro cedente proseguano, senza soluzione di continuità, con il cessionario, il quale deve garantire il mantenimento dei diritti acquisiti dal personale trasferito e l'applicazione dei trattamenti economici e normativi previsti dai contratti collettivi in vigore presso il cedente, fino alla loro scadenza, salvo che siano sostituiti da altri contratti collettivi dello stesso livello.

La disciplina della legge Biagi impedisce che il soggetto subentrante sia costretto a mantenere le stesse condizioni contrattuali ai lavoratori utilizzati nel precedente contratto e assunti dal subentrante. In altre parole, una cosa è il trasferimento di azienda, altra cosa è il subentro in un contratto di appalto.



L'Unione Europea, come sovente accade, spinta da interessi economici forti, ha avviato la solita procedura di infrazione, allo scopo di concedere una maggiore libertà di azione alle imprese (o cooperative che siano) nei cambi di appalto e nei fatti quella distinzione operata dalla Legge Biagi viene a cadere e a livello comunitario i cambi di appalto diventano simili ai trasferimenti di azienda.

Le conseguenze sono evidenti, non ci sarà più divieto di modificare i contratti e peggiorare le condizioni di vita e di lavoro tra un appalto e l'altro, sarà possibile fare riferimento a una legge comunitaria per aggirare il problema.

I cambi di appalto, se fino a ieri erano un insidia per la applicazione delle tutele crescenti previste dal jobs act, oggi lo diventano anche sotto l'aspetto contrattuale, retributivo perché sarà possibile per l'azienda subentrante la modifica del contratto applicato e verrà meno l'obbligo di assumere tutto il personale a tempo indeterminato.

Lavoratori e Delegati indipendenti - Pisa

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