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Ai sinistrati e alle femministe 5 stelle

(24 Luglio 2016)

papa e raggi

Alcuni partiti e formazioni di “sinistra” alle ultime elezioni hanno dato il proprio appoggio al Movimento 5 Stelle. Non avvertire la “puzza di fascismo”, per dirla con Vauro, in un movimento politico che è in realtà un’azienda con marchio registrato ed è privo al suo interno delle strutture democratiche minime è un errore politico abbastanza marchiano, ma tant’è. I militanti di queste formazioni di “estrema sinistra” (sic) fanno spesso a gara tra chi è più duro e puro, poi finiscono a votare (e già qui) anche soggetti con dichiarate simpatie fasciste come la consigliera M5S di Ragusa Giovanna Sigona (opportunamente espulsa dopo due anni che era in carica) o gente che sostiene la favola di Mussolini amico dei lavoratori senza rendersi conto del ridicolo di cui si coprono (per non dire di peggio).

Insomma, chi è di destra e dà il proprio appoggio al movimento 5 stelle è pienamente giustificato, è nel proprio habitat naturale. Ma chi ancora a sinistra straparla di “unica opposizione” al PD senza capire da che lato viene questa opposizione ormai non è più scusabile.

Ma ancora di più mi stupiscono alcune “femministe”, o sedicenti tali, che gioiscono per la vittoria delle sindache Appendino e Raggi. Ma veramente? In quanto donna e femminista dovrei gioire dell’elezione di due donne che sono sì anatomicamente tali, ma sono espressione di un movimento che dava della “puttana” a Rita Levi Montalcini? Di un partito che ha fatto del sessismo un modus operandi per demolire il dissenso interno, un partito (scusate, un’azienda) che ha tra i suoi sostenitori un campionario di beceri razzisti omofobi da far impallidire chiunque (ve lo ricordate il caso Oppo?), un partito che a Milano ha sostituito la candidata eletta dal popolo del webbe perché esteticamente spiacevole in barba al tanto urlato “decide la rete” o “uno vale uno”. Decide la rete solo se la rete decide come vogliono i capi. Se no si rivota fin quando magicamente non esce dal webbe il risultato voluto. Ma si potrebbe continuare all’infinito dato che il M5S non serve ad altro che a incanalare la rabbia di una piccola borghesia impoverita in un vicolo cieco, in modo da non dar veramente fastidio al potere.

Tanto è vero che le sindache appena insediate si sono affrettate a far vedere che in realtà non è cambiato nulla. Una è corsa a baciare l’anello del papa. Ma come, l’abolizione del concordato? Che è rimasto degli strali anticlericali del M5S di qualche anno fa? Ah già… una ridicola petizione con 1700 firme.

L’altra sindaca, NO TAV (?), esprime solidarietà alle forze dell’ordine.

Si tratta di un’accozzaglia schizofrenica, piena di contraddizioni, destinate a esplodere quando dover gestire la cosa pubblica obbligherà i pentastellati a scegliere concretamente da che parte stare. Quando tenere i piedi in tutte le staffe non sarà più possibile. E a Parma, Livorno e Ragusa i cittadini sanno bene quali sono le scelte dei 5Stelle. Le promesse sono state carta straccia esattamente come quelle di Berlusconi (e l’inceneritore? E il “dovrete passare sul mio cadavere”? E le rette degli asili nido aumentate, e i lavoratori della scuola in lotta sgomberati con la celere a Pomezia e tutti gli indagati?).
Presto finiranno vittima del loro stesso qualunquismo, del loro stesso “sono tutti uguali”… Perché in effetti è così. Sono come gli altri, sistemano i parenti, bastonano i lavoratori, incontrano le lobby senza streaming… Nulla di nuovo sotto il sole.

Eppure la “ggente” li ha votati, raggirata da anni di controinformazione balzana (dal limone che cura il cancro, alla biowashball, all’antivaccinismo). A Roma adesso faranno pulizia. Sicuramente applicheranno alla lettera il programma. O, per meglio dire, il non-programma.

Ma qualche sinistrat* o femminist* anarcoide l’ha mai letto il programma della Raggi? Vi prego, leggetelo. Si chiama 11 punti per Roma. È il solito capolavoro di tutto e niente, con supercazzola a destra come se fosse Antani. Per le politiche sociali si dice questo:
“Saranno incrementati gli sportelli antiviolenza, antiemarginazione e contro ogni tipo di discriminazione, nonché di supporto contro le ludopatie. Per ciò che concerne la gestione dei campi Rom, saranno attuate le misure già previste dalla Comunità Europea, come recepite dal Governo, relativamente al progressivo superamento dei campi stessi. In tema di immigrazione invece, occorrerà un rafforzamento della cooperazione con il Comitato per l’Ordine e la sicurezza al fine di evitare situazioni, vere o potenziali, di conflitto sociale, puntando ad una reale politica di integrazione.”

Insomma nessuna misura concreta, nessun numero, cifra o dato. Nessuna indicazione precisa, nessun intervento. Le donne vittima di violenza stanno insieme agli emarginati (?) e ai ludopatici.

Intanto i centri antiviolenza chiudono. Anche la Thatcher era una donna… non risulta che sotto il suo regno le donne lavoratrici inglesi abbiano visto migliorare la propria condizione. Perché è la classe sociale che conta, anche e soprattutto quando vogliono far credere “che destra e sinistra non esistono più”.

È vero. Sono tutti uguali. Sì, i borghesi, i borghesi sono tutti uguali. La classe padronale e sfruttatrice. Di cui il M5S fa pienamente parte ed è utile strumento. Sarebbe ora che qualche sfruttato o proletario abbagliato dalle sirene o gassato dalle scie chimiche a 5stelle cominciasse a capirlo.

Volodia

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