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(10 Luglio 2012) Enzo Apicella

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RIBELLARSI SAREBBE GIUSTO : UN PICCOLO SPACCATO DELLE GRANDI INGIUSTIZIE ITALIANE

(26 Luglio 2016)

Andrea Vianello

Andrea Vianello

Di seguito, prendendo da varie fonti troverete i dati relativi alla disoccupazione, alle pensioni, alle retrbuzioni dei lavoratori a tutti i livelli a confronto con gli stipendi RAI, la fabbrica del consenso per il “tutto va bene” del Governo Renzi, dopo esserlo stata anche per il Governo dei “Ristoranti pieni” del Governo Berlusconi.
Senza alcuna indulgenza verso presunte demagogie e/o populismi di varia natura si tratta di un quadro che dovrebbe suscitare indignazione e senso di repulsione non tanto a livello di “lotta di classe”, ma di semplice convivenza civile.
Quando si scrive di forze politiche che dovrebbero organizzarsi sulla base delle concrete contraddizioni sociali in atto di questo, molto banalmente, si cerca di parlare.
Senz’altro commento, con l’auspicio di aver contribuito a suscitare un minimo passaggio di riflessione

DISOCCUPAZIONE
Il tasso di disoccupazione nel mese sale all'11,7% (era all'11,5% a marzo secondo il dato rivisto). Rispetto ad aprile 2015 il tasso di disoccupazione diminuisce invece di 0,4 punti percentuali. I disoccupati sono 2.986.000, in crescita di 50.000 unità su marzo e in calo di 93.000 unità su aprile 2015. Ad aprile cresce anche la disoccupazione giovanile, che risale al 36,9%.
Ad aprile disoccupazione giovani sale al 36,9%
Cresce ad aprile anche la disoccupazione giovanile. Secondo le stime dell'Istat, il tasso di disoccupazione dei 15-24enni è pari al 36,9%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente. L'incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari al 9,8% (cioè meno di un giovane su 10 è disoccupato). Tale incidenza è in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto a marzo
PENSIONATI
Il bilancio sociale 2014 presentato da Tito Boeri mostra la difficile situazione in cui si trovano molti pensionati. Quasi un pensionato su due, il 42,5%, pari a circa 6,5 milioni di individui, percepisce un reddito pensionistico medio inferiore a mille euro mensili. Tra questi, il 12,1% non arriva a 500 euro al mese. E le sorprese non finisco qui perché l’Inps ha comunque il bilancio ancora in rosso. Il saldo tra entrate ed uscite evidenzia un disavanzo complessivo di 7 miliardi, benchè nel 2014 abbia erogato 20.920.255 pensioni, tra cui 17.188.629 pensioni previdenziali, ossia invalidità, vecchiaia e superstiti, per circa 243,514 miliardi di euro e 3.731.626 pensioni assistenziali. Il reddito medio più basso è dei pensionati residenti al Sud: 1.151 euro; al Nord si sale a 1.396 euro, mentre al Centro si arriva a 1.418 euro.
È stato presentato qualche tempo fa il bilancio sociale 2014 redatto dall'istituto di previdenza. La fotografia non è delle migliori.
L'Inps tramite il suo Presidente Tito Boeri fotografa l'attuale situazione delle pensioni pubbliche e offre riscontri numerici destinati a far discutere non solo la politica, ma gli stessi cittadini.
La situazione previdenziale che viene messa in luce mostra abbastanza chiaramente quali siano le difficoltà di molti italiani.
Infatti, secondo il bilancio sociale 2014 pubblicato dall'Inps, oltre il 40% dei pensionati italiani percepisce una pensione inferiore alle 1000 euro al mese, mentre il 10% faticherebbe addirittura a raggiungere la cifra minima delle 500 euro.
Dei 15,5 milioni di pensionati, 724 mila, pari al 4,6%, hanno un reddito medio mensile di oltre 4.300 euro.
LAVORATORI DIPENDENTI
La distribuzione dei redditi: solo il 5,7% dei lavoratori supera i 40mila euro lordi l’anno
Tutti i numeri sulle retribuzioni in Italia
Media
Dirigenti euro 105.390 (lordi) 1,3% della popolazione lavorativa
Quadri euro 53.245 (lordi) 4,2% della popolazione lavorativa
Impiegati 30.689 (lordi) 35,3% della popolazione lavorativa
Operai euro 23.753 (lordi) 59,2% della popolazione lavorativa



STIPENDI RAI (da comparare con attenzione con i dati precedenti)

Raffaele Agrusti, Cfo e presidente Rai Way, 340mila euro
Eleonora Andreatta, Direttrice Rai Fiction, 272mila euro
Antonio Bagnardi, Direttore del Centro Italiano di Studi Superiori per la Formazione e l’Aggiornamento in Giornalismo Radiotelevisivo, 240mila euro
Luca Balestrieri, responsabile Struttura Satelliti, 215.280 euro
Fabio Belli, Cfo Rai Pubblicità, 245.900 euro
Biancamaria Berlinguer, direttrice Tg3, 280mila euro
Daria Bignardi, direttrice Rai3, 300mila euro
Paolo Bistolfi, vicedirettore Rai Gold, responsabile del canale Rai Premium, 203.360 euro
Giovanna Botteri, corrispondente-responsabile dell’ufficio di New York per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dagli Stati Uniti, meno di 200mila euro
Silvia Calandrelli, direttrice Rai Cultura, 223.898 euro
Antonio Campo Dall'Orto, direttore Generale, 650mila euro
Maria Canessa Sattanino, responsabile Rai Quirinale, inferiore ai 200mila euro
Gianfranco Cariola, direttore Internal Auditing, 352mila euro
Alessandro Casarin, vicedirettore Rai News, 240mila euro
Roberto Cecatto, direttore Produzione TV e Deputy Chief Technology Officer, 237mila euro
Nicola Claudio, direttore Segreteria del Consiglio di Amministrazione, direttore ad interim Staff del Presidente, 227.796 euro
Adriano Coni, responsabile Sostenibilità e Segretariato Sociale, 242.176 euro
Piero Alessandro Corsini, direttore Rai World, 216.834 euro
Pierpaolo Cotone, direttore Affari Legali e Societari, 292mila euro
Pasquale D'Alessandro, direttore Rai 5, 247.578 euro
Ilaria Dallatana, direttrice Rai 2, 300mila euro
Eugenio De Paoli, corrispondente e Responsabile ufficio per i servizi giornalistici dal Brasile, 290.603 euro
Paolo Del Brocco, Ad Rai Cinema, 307.578 euro
Antonio Di Bella, direttore Rai News, 308.500 euro
Fabio Di Iorio, responsabile Intrattenimento Rai 2, inferiore ai 200mila euro
Anna Donato, vicedirettrice Testata Giornalistica Regionale, 200.979 euro
Tiziana Ferrario, corrispondente dagli Stati Uniti, 238.044 euro
Massimo Ferrario, responsabile sede Rai Liguria, 235.304 euro
Valerio Fiorespino, direttore, alle dirette dipendenze del Direttore Generale per il supporto ai progetti speciali, 303.678 euro
Emanuele Fiorilli, corrispondente e Responsabile dell’ufficio per i servizi giornalistici dalla Turchia e dai Paesi dell’Europa sud orientale, 211.394 euro
Luciano Flussi, direttore Generale Rai Pubblicità, 242mila euro
Pier Francesco Forleo, direttore Diritti Sportivi, 242mila euro
Pietro Gaffuri, Ambito Digital, 242mila euro
Paolo Galletti, direttore Risorse Umane e Organizzazione, 300mila euro
Roberto Giacobbo, vicedirettore di Rai2 con la responsabilità dei programmi divulgativi, 200.109 euro
Gerardo Greco, autore e conduttore di Agorà, programma televisivo in onda su Rai3, inferiore ai 200mila euro
Anna La Rosa, caporedattrice, alle dirette dipendenze del Direttore di Rai 3, 240mila euro
Carmen Lasorella, ultimo incarico: vicedirettore della Direzione Web, 204.611 euro
Lorenza Lei, è alle dirette dipendenze del Direttore Generale, 243.678 euro
Giancarlo Leone, direttore del Coordinamento Editoriale dei Palinsesti Televisivi, 360mila euro
Massimo Liofredi, direttore Rai Ragazzi, 242mila euro
Monica Maggioni, Presidente, 270mila euro
Antonio Marano, Presidente Rai Pubblicità, 392mila euro
Pietro Marrazzo, corrispondente e responsabile ufficio per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dal Medio Oriente, 244.062 euro
Marcello Masi, direttore del Tg2, 280mila euro
Mauro Mazza, responsabile di progetto in RAI Vaticano, 340mila euro
Luigi Meloni, direttore Coordinamento Sedi Regionali ed Estere, 214.897 euro
Alfredo Meocci, è alle dirette dipendenze del Direttore Generale, 240mila euro
Massimo Migani, responsabile Gestione Grandi Eventi e Attività Produttive Estero della Direzione Produzione TV, 247.578 euro
Massimo Enrico Milone, responsabile Rai Vaticano, inferiore ai 200mila euro
Alberto Morello, direttore Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica (ambito Chief Technology Officer), inferiore ai 200mila euro
Vincenzo Morgante, direttore Testata Giornalistica Regionale, 228.334 euro
Flavio Mucciante, direttore Giornale Radio e Radio1, 239.365 euro
Carlo Nardello, direttore, in staff al Cfo, 302mila euro
Roberto Nepote, responsabile Centro di Produzione TV di Torino, 240.299 euro
Gianfranco Noferi, vicedirettore Rai Ragazzi con delega sul canale Rai Yoyo, inferiore ai 200mila euro
Mario Orfeo, direttore Tg1, 320mila euro
Claudio Pagliara, corrispondente, responsabile per i Servizi Giornalistici Radiofonici e Televisivi dalla Cina, dal Giappone e dai Paesi del Sud-Est asiatico, 212.740 euro
Giovanni Parapini, direttore Comunicazione, Relazioni Esterne, Istituzionali e Internazionali, 260mila euro
Giuseppe Pasciucco, direttore Pianificazione Strategica e Controllo di Gestione, 245.927 euro
Susanna Petruni, vicedirettrice Tg1, 240mila euro
Francesco Pinto, responsabile Centro di Produzione Televisiva di Napoli, 210.242 euro
Francesco Pionati, giornalista inquadrato nel Tg1, è attualmente distaccato presso Rai Com, alle dirette dipendenze dell’Ad, 203.673 euro
Fabrizio Piscopo, Ad di Rai Pubblicità, 322 euro
Antonio Preziosi, caporedattore corrispondente per i servizi giornalisti radiofonici e televisivi dal Belgio, 245.448 euro
Maurizio Rastrello, vicedirettore Staff del Direttore Generale con responsabilità dell’unità organizzativa Analisi Economiche, Tecnico-Specialistiche e Contrattuali, 200.330 euro
Antonio Rizzo Nervo, presidente del Centro italiano di Studi Superiori per la formazione e l’aggiornamento in giornalismo radiotelevisivo, 200mila euro
Alberto Romagnoli, corrispondente responsabile dell’ufficio per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dal Belgio, 208.781 euro
Gabriele Romagnoli, direttore Rai Sport, 230mila euro
Carlo Romeo, direttore Generale San Marino RTV, inferiore ai 200mila euro
Guido Rossi, direttore Staff del Direttore Generale, 200mila euro
Scipione Rossi, direttore di Rai Parlamento, 240mila euro
Andrea Sassano, direttore Risorse Televisive, 224.636 euro
Danilo Scarrone, direttore Canali Radio di Pubblica Utilità, 200.697 euro
Federica Sciarelli, conduttrice di Chi l’ha visto?, inferiore ai 200mila euro
Roberto Serafini, direttore Pianificazione Frequenze e Gestione dello Spettro, 203.494 euro
Roberto Sergio, vicedirettore Radio, responsabile per i rapporti con le consociate del gruppo Rai, 243.678 euro
Nicola Sinisi, direttore Radio Rai, 228mila euro
Gian Stefano Spoto, capo Redattore Centrale presso Rai Parlamento, con l’incarico di coordinare gli approfondimenti giornalistici, inferiore ai 200mila euro
Giuseppe Sturiale, direttore Generale di Rai Cinema, 206.834 euro
Gian Paolo Tagliavia, Chief Digital Officer Rai e Presidente Rai Com, 292mila euro
Angelo Teodoli, direttore Rai Gold, 325.900 euro
Sandro Testi, è alle dirette dipendenze del Direttore Generale, 231.119 euro
Stefano Tura, corrispondente per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dal Regno Unito, 205.673 euro
Marco Varvello, corrispondente responsabile dell’ufficio per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dal Regno Unito, 219.327 euro
Carlo Verdelli, direttore Editoriale per l’Offerta Informativa, 320mila euro
Andrea Vianello, editorialista per le tematiche politiche ed internazionali (Tg2), 320mila euro
Stefano Ziantoni, corrispondente per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dalla Francia, 201.427 euro
Valerio Zingarelli, Chief Technology Officer, 232mila euro
Alessandro Zucca, vicedirettore di Rai Sport per le attività non giornalistiche, 239.674 euro
Marco Zuppi, direttore Canone, 242mila euro

Franco Astengo

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