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Rifugiato o clandestino?

Rifugiato o clandestino

(5 Aprile 2011) Enzo Apicella

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Musile: laboratorio della violenza

(1 Agosto 2016)

Gianluca Forcolin

Gianluca Forcolin

Le dichiarazioni violente e le successive scuse e “calibrazioni nel tono” dei messaggi da parte di Forcolin e Bars sono inammissibili per chi riveste una carica istituzionale. Dichiarazioni inaccettabili perché cariche di violenza e di retorica intollerante , xenofoba; chissà quando la smetteranno di soffiare sul fuoco dell’odio e della inutile contrapposizione sociale. Penso sarebbe utile per tutti, garantire la convivenza civile, anzichè fare miseri spot da campagna elettorale su fatti scaturiti dall’ alienazione o contro chi semplicemente ha un'idea di società diversa. La gente non ha più bisogno di sciocchi populismi! È il politico che si serve del populismo per garantirsi la “carega”.
È troppo semplice trovare momentaneamente il capro espiatorio, anzichè assumersi le proprie responsabilità! L'ossessione leghista per i migranti, per gli stranieri e per chi vede soluzioni alternative alle “ruspe” e ai “calci in culo”, si scontra quotidianamente con la storia. La storia insegna che esodi e grandi migrazioni ci sono sempre stati ma erano causati da calamità naturali, da pestilenze, terremoti; fa rabbrividire invece che, nel ventunesimo secolo, caratterizzato da efficienza e tecnologia, da smartphone e palmari, milioni di disperati siano in fuga a causa della guerra,introdotta in quei paesi, dall’imperialismo selvaggio dei cosiddetti paesi “civili”, da questo dispotico “Occidente” sempre al servizio del fruttifero mercato delle armi; un esercizio tanto idiota quanto spaventoso quello della guerra, eppure sempre più nutrito ed in espansione. Tutto il baccano della destra democristiana e fascioleghista, punta a distogliere l’attenzione della massa da chi ha firmato gli accordi sulla gestione dei migranti. Gli accordi di Schengen e Dublino furono siglati proprio dai leghisti Castelli e Maroni tra il 2003 e il 2008 durante il governo Berlusconi Forza Italia. Prendersela sempre coi neri, coi migranti, con gli stranieri poveri (non con gli stranieri ricchi!) non serve a nulla e a nessuno; anzi crea una situazione di insicurezza e di paura generale. Per decenni hanno convinto il popolo, che era necessario finanziare le “missioni di pace” che altro non erano se non invasioni militari di altri paesi, cancellazioni di sovranità nazionali,soprusi nei confronti delle culture considerate diverse e l’articolo 11 della Costituzione Italiana messo ancora una volta sotto i tacchi!

La Lega, fonda il suo consenso elettorale sul principio della difesa della comunità “naturale” e autoctona dalle presenze straniere, usando pratiche razziste e xenofobe. Per difendere la società “che è stata” ed evitare la sua “polverizzazione”, tornano in auge vecchi metodi e parole d'ordine tipicamente fasciste: c'è l'invocazione ad aver più “legge e ordine”; gli appelli vengono diretti al popolo; tutti i meccanismi rappresentativi, messi in campo, rispondono al bisogno di autorità e di guida.
Il tutto legato dall'unico vero spirito identitario, quello razzista contro gli immigrati, che vengono visti esclusivamente come forza lavoro senza diritti. Il fascismo si è insediato nella vita contemporanea ed è difficile da isolare in questo contesto sociale, è difficile da combattere. La Lega ha fatto suo il vocabolario e l'ideologia fascista che considera, il tema della lotta all'immigrazione, come l'elemento cardine della difesa di un' identità concepita su base etnica.
Mediaticamente, il partito e i suoi maggiori esponenti, lanciano messaggi e diffondono le teorie contro gli stranieri, gli extracomunitari ecc .
Le immediate scuse, rispetto alle loro violente affermazioni, sono l'escamotage legale per mettersi al riparo da eventuali indagini, ma Forcolin e Bars sono responsabili tanto quanto i “ruspa boys”, della deriva fascista e razzista di quei commenti, in quanto non ha fatto nulla per porre fine all'intollerante escalation! Militanti e simpatizzanti si sentono uniti al capo, i loro nemici sono gli stessi, i loro obiettivi sono uguali.
Il vice presidente del Veneto, la capogruppo della Lega a Musile come possono continuare a ricoprire un ruolo istituzionale, visto che in Italia l'apologia di fascismo è ancora un reato, presente anche nella XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione? Visto che l'incitazione alla soppressione fisica non è umanamente concepibile?

31 luglio 2016

Alberto D'Andrea
Comunisti Veneto orientale

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