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(4 Settembre 2016)
Oggi a Milano di fronte al ministro Boschi che parlava senza il minimo contraddittorio in un finto dibattito pubblico, abbiamo voluto portare a lei ma soprattutto agli elettori del PD qualcosa a cui non sono più abituati: la libera contestazione democratica e il diritto ad avere un discussione tra posizioni diverse.
Purtroppo, di fronte alla nostra contestazione, siamo stati spintonati e insultati prima da alcuni militanti del PD e poi circondati dal servizio d'ordine in modo aggressivo: alcune donne del comitato hanno riportato cadute e lividi, e solo grazie all'intervento della polizia la situazione non è degenerata.
Eppure non ci siamo fatti intimidire e siamo riusciti a fare sentire la nostra voce distribuendo centinaia di volantini. Il risultato è che parecchi elettori del PD hanno voluto conoscere le ragioni del NO puntualmente censurate dalla stampa e dalla televisione di "regime".
È ora quindi necessario in ogni occasione pubblica far trovare al ministro Boschi e al governo una forte opposizione a questa riforma.
La vera democrazia è partecipazione popolare.
Senza opposizione è solo dittatura.
3 settembre 2016
Comitato auto-organizzato milanese "C'è chi dice NO" alla riforma costituzionale
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