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(29 Giugno 2011) Enzo Apicella
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SAN GIORGIO NOGARO (UDINE): UNA VERTENZA VINTA

152 OPERAI DELLA SANGALLI VETRO PASSANO ALLA MULTINAZIONALE TURCA SISECAM FLAT GLASS ITALIA (gruppo SISECAM) SENZA L'APPLICAZIONE
DEL JOBS ACT E CON L'ASSUNZIONE A TEMPO INDETERMINATO DEI 30 PRECARI.

(2 Ottobre 2016)

UN ALTRO RISULTATO A FAVORE DEGLI OPERAI, IN MAGGIORANZA AUTORGANIZZATI,
CON L'UNIONE SINDACALE ITALIANA , CONTRO LE ESIGENZE DEI PADRONI E DELLE MULTINAZIONALI

usiromacapitale

L'Usi di Udine e il sindacato USI METALMECCANICI E INDUSTRIA, segnalano che dopo una vertenza durata molti mesi di procedure di risanamento, cassa integrazione e di controllo costante della rappresentanbza sindacale aziendale (in maggioranza aderente all'Usi come del resto la forza lavoro) si è respinto un ultimo tentativo, di peggiorare rapporti di lavoro.
Nella procedura di acquisto si era aggiudicata con offerta di 90 milioni di euro, la SISECAM GLASS FLAT ITALIA (aderente alla multinazionale turca SIsecam Gorup, specializzata in lavorazione del vetro e derivati) che, in base a quanto è stabilito dal nostro attuale codice civile (articolo 2112) avrebbe dovuto riassorbire la forza lavoro alle medesime condizioni precedenti, con un passaggio diretto delle maestranze, esperte nell'azienda udinese, una delle poche in Italia nel settore ancora "recuperabile" alla produzione e con una percentuale del 54% di proprietà della Regione Friuli Venezia Giulia.
Invece la neo proprietà turca, voleva licenziare tutti i 152 operai (ci sono anche 30 con contratti a tempo determinato e circa 50 addetti dell'indotto dell'azienda) e...RIASSUMERLI CON L'APPLICAZIONE DEL JOBS ACT (D. legislativo 183 2014), COME SE FOSSERO NUOVI ASSUNTI E CON TUTTE LE PENALIZZAZIONI E MINORI TUTELE DI QUELLA LEGGE, SPONSORIZZATA DAL GOVERNO RENZI.
Netta l'opposizione del sindacato che organizza la maggioranza degli operai e che ha una maggioranza assoluta nella rappresentanza sindacale interna, L'Unione Sindacale Italiana.
Si mantiene lo stato di agitazione, si preannuciano ricorsi legali e iniziative di tutela, si
mettono in stato di mobilitazione gli operai...
Dopo uno scambio di "opinioni" tra Usi e neo proprietari, si risolve con una DISPONIBILITA' DEI RESPONSABILI DELLE POLITICHE INDUSTRIALI DELLA SOCIETA' DEL GRUPPO TURNO,
AL PASSAGGIO DIRETTO DI TUTTA LA FORZA LAVORO, OLTRE ALLA CONVERSIONE A TEMPO INDETERMINATO DEI 30 A TEMPO DETERMINATO (precari).
Accordo che sarà siglato il 6 ottobre 2016.
Il segretario dell'Usi Renato Grego (28 anni di acciaieria e una notevole esperienza di lotte operaie) mantiene lo stato di agitazione e verificherà se sarà operativo il passaggio diretto dalla società italiana a quella turca e la sottoscrizione dei nuovi contratti, compresa la stabilizzazione dei precari, come promesso dai nuovi proprietari.
Una frecciata lanciata anche ai sindacati cgil cisl uil, che negli anni scorsi avevano firmato accordi per la riduzione del personale e avevano fatto poca tutela della condizione salariale, normativa e di difesa della forza lavoro, prima dell'ingresso e dell'autorganizzazione operaia di massa, con Usi.
I RAPPORTI DI FORZA HANNO PERMESSO ANCHE QUESTA VOLTA, IN QUESTA IMPORTANTE AZIENDA FRIULANA DEL SETTORE, AGLI OPERAI DI RESPINGERE LE PESSIME LEGGI COME IL JOBS ACT, grazie al sostegno e alle indicazioni dell'Usi e la pratica di massa dell'autodifesa collettiva e dell'autorganizzazione. Come ha dichiarato il segretario dell'Usi, si è seduto al tavolo con il management
e i responsabili della SIsecam, per difendere gli operai e dare una dimostrazione di buone fede e correttezza con i dirigenti del gruppo multinazionale turco, il 6 ottobre lo farà per sottoscrivere l'accordo sindacale, ma quella sarà l'ultima volta che siederà ad un tavolo con quei sindacati messi in minoranza dagli stessi operai.
UN ALTRO COLPO A FAVORE DEGLI OPERAI E DELLA PRATICA DELL'AUTORGANIZZAZIONE SINDACALE, che come 100 anni fa, hanno trovato nell'Unione Sindacale Italiana la loro organizzazione di riferimento, in grado di fornire valido ausilio e strumento per lo sviluppo di lotte e conflitti e di permettere i giusti rapporti di forza, utili per la difesa di condizioni di lavoro, di sicurezza e salariali. Si è consapevoli però che non bisogna mai abbassare la guardia e che ogni risultato positivo, ogni vittoria nelle vertenze, va verificata, controllata, mantenuta e
consolidata, per farne un esempio praticabile anche in altri posti di lavoro, oltre che per mantenere e rafforzare i risultati ottenuti con la lotta, la tenacia di lavoratori, lavoratrici nei luoghi di lavoro e nei territori dove essi sono inseriti

(In allegato, articolo da Il Messaggero Veneto)

Unione Sindacale Italiana fondata nel 1912 Usi Udine

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