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ROMA: IL CENTRO DIURNO ALZHEIMER TRE FONTANE, SUL TERRITORIO DEL MUNICIPIO VIII, CHIUDE IL SERVIZIO IL 31 DICEMBRE DOPO 12 ANNI DI ATTIVITA'

DIRIGENTI E POLITICI COMUNALI SONO RESPONSABILI DI UNA INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZI AD ANZIANI, con danno alle loro famiglie e a chi ci lavora

(24 Dicembre 2016)

ALTRA TEGOLA SULLA TESTA DELLA SINDACA RAGGI E DELLA SUA GIUNTA…

Il Municipio VIII comunica in data 22 Dicembre 2016, con soli 8 giorni di preavviso, a 12 utenti e relativi familiari, che non potranno più accedere al Centro dal 1 Gennaio 2017, perché non sono state fatte, come logica e buona prassi richiederebbe, le proroghe “tecniche”, nella fase di aggiudicazione del bando di gara e dell’appalto.

La giustificazione alle giuste rimostranze dei familiari degli utenti fruitori di questo delicato e importante servizio pubblico essenziale alla terza età sul territorio (giustificazione verbale, non ci sono provvedimenti scritti e motivati, né legittimamente ce ne sarebbero i presupposti giuridici che li avallerebbero), è che “il segretariato generale comunale ”non “concederebbe tali proroghe”. BALLE…

In sostituzione viene prevista ed erogata l'assistenza domiciliare, poche ore la settimana, con diversi operatori, rispetto a quelli che lavorano con competenza e professionalità nell’èquipe al centro Diurno. La soluzione di una Assistenza domiciliare, SOSTITUTIVA del lavoro collegiale e programmato DELLE ATTIVITA’ DI UN CENTRO DIURNO PER PATOLOGIE DI DEMENZA SENILE E ALZHEIMER, non è provvedimento lecito, legittimo da parte dei funzionari e dirigenti comunali del Municipio VIII, né dei politici al governo del Municipio che ne avallerebbero la messa in opera, non ha le caratteristiche nemmeno tecniche per avere il rispetto dei criteri, principi, linee guida e funzione socio assistenziale tipica delle attività di contrasto e intervento collegiale che invece è da garantirsi agli anziani, utenti di Roma Capitale e di quel territorio, beneficiari ditale servizio. Oltre alle RESPONSABILITA’ PENALI, CONTABILI, DI ILLECITI AMMINISTRATIVI OLTRE CHE DI BUON SENSO E DI BUON GUSTO, DI CUI SI STANNO MACCHIANDO I DIRIGENTI COMUNALI E I RESPONSABILI DEL MUNICIPIO VIII, sui quali oltre alla diffida e invito a fare atti corretti e logici (proroga almeno fino al 31 gennaio 2017, come ha già fatto il Municipio 9°per l’analogo servizio) che si sta notificando da parte di USI, dell’Associazione USICONS e dei familiari degli anziani utenti, SARANNO A BREVE DEPOSITATI GLI ATTI ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA E ALLA MAGISTRATURA CONTABILE …”MAFIA CAPITALE DOCET”

In data 27 ottobre 2016, sempre il Municipio VIII aveva espletato la procedura di bando per l'assegnazione del servizio a una nuova cooperativa: ad oggi non è stata pubblicata alcuna determinazione dirigenziale che ufficializza tale aggiudicazione, nemmeno in via provvisoria e non si ha certezza garanzia di trasparenza, legalità che non vi siano manovre poco utili per la collettività e per chi lavora nel servizio, in barba

alle annunciate dichiarazioni del M5S di “onestà, trasparenza, legalità…”, rispetto al sistema di MAFIA CAPITALE E ALLA GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI.

Un’altra tegola per la SINDACA RAGGI E PER L’ASSESSORA LAURA BALDASSARRE, di cui non si è a conoscenza, ad oggi, se siano al corrente di questi atti illegali, illeciti, scorretti dei loro amministratori locali sul territorio…

Nell'attesa di non si sa cosa, il Municipio ha preferito togliere un servizio a 12 malati di Alzheimer, creandogli disorientamento e confusione, dimostrando di non capire a cosa serva un Centro Diurno, omologandolo a un'assistenza domiciliare, ben diversa per finalità ed obiettivi e CON DISTRAZIONE DI FONDI PUBBLICI DEI MUNICIPI.

Con un tempismo perfetto ha pensato di comunicare tutto questo ad una sola settimana dal termine, la settimana di Natale, mettendo le famiglie nell'impossibilità di organizzarsi nella gestione quotidiana e lasciando gli utenti da soli.

In merito al personale in servizio che perderà il Centro dove ha sempre lavorato, il Municipio VIII, interpellato ha risposto che non è un problema loro (invece SI, sono la stazione appaltante e l’ente committente di un servizio con gara di appalto e il rispetto delle normative europee, nazionali di tutela del lavoro e della continuità del servizio, a Roma Capitale legittimate dal rispetto per ogni bando di gara, affidamento o convenzione, dei criteri e principi di cui alle Delibere del Consiglio comunale 135 2000e del regolamento attuativo 259 del 2005, in vigore che richiedono l’obbligo di garantire il rispetto dei CCNL, che hanno clausole di salvaguardia chiare, oltre al rispetto delle norme del CODICE CIVILE E DELLE LEGGI SUL LAVORO, anche e specialmente con responsabilità in solido per gli uffici pubblici, delle leggi sul lavoro).

Ai familiari che si sono recati in Municipio il 23 Dicembre, che sono stati ricevuti dal Presidente del Municipio Pace, dall'Assessore alle Politiche Sociali Pelagatti e dalla funzionaria comunale (responsabile unica del procedimento nell’appalto e nel bando di gara, che sarebbe pure assistente sociale…) Dott.ssa Di Loreto (non presente la Dirigente socio educativa Dott.ssa Lucietta Iorio, anch’essa responsabile di tali provvedimenti interruttivi), non è stata data alcuna spiegazione valida, del perché si sia arrivati a questo punto, dopo quasi un anno di finte promesse, lotte e proteste e dopo aver costretto familiari e associazioni, compreso il sindacato a fare diffida a luglio 2016, per far fare un bando di gara europeo, scongiurando già nell’estate la chiusura del centro e l’interruzione del servizio alla cittadinanza beneficiaria. A natale e a fine anno, ci riprovano ancora…

SI CHIAMA “COAZIONE A RIPETERE”, a sei mesi dall’insediamento non vi sono più alibi per giustificare tali condotte penalmente rilevanti, contabilmente illecite e scorrette dal punto di vista amministrativo e della continuità dei servizi pubblici essenziali, specie per tali patologie e per la terza età

I dirigenti comunali e i politici della giunta dell'ottavo Municipio si stanno prendendo la responsabilità di interrompere un servizio pubblico fondamentale.

MA NON E’ ANCORA DETTA L’ULTIMA PAROLA, FAMILIARI DEGLI ANZIANI, LAVORATRICI E LAVORATORI DEL CENTRO DIURNO ALZHEIMER, SOSTENUTI E APPOGGIATI DAL SINDACATO AUTORGANIZZATO USI E DALL’ASSOCIAZIONE USICONS, NON SONO INTENZIONATI A LEGITTIMARE QUESTA SITUAZIONE SENZA REAGIRE, come già si sta facendo per il canile di Muratella, per la Roma Multiservizi, per l’AMA, per la Farmacap, nelle cooperative sociali ed enti appaltatori di servizi e opere pubbliche. Si invitano associazioni, forze sociali e cittadini-e a dare solidarietà attiva a lavoratrici e familiari, mandando messaggi al Municipio VIII, esprimendo il contrasto a tale ennesima vergogna, chiedendo la prosecuzione del servizio e la continuità di intervento, oltre che lavorativa, collegiale e programmata del Centro Diurno Alzheimer.

Lo staff del Centro Diurno Alzheimer Tre Fontane
La R.S.A Usi interna presso il Centro Diurno
Unione Sindacale Italiana Usi
Associazione di difesa e tutela utenti e consumatori dei servizi pubblici USICONS

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