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Arsenico Lupin

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(6 Dicembre 2010) Enzo Apicella
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ROMA, L’ACQUA DEVE ESSERE PUBBLICA: Il 31 Luglio, alle ore 17.30, presidio presso la sede ACEA in Piazzale Ostiense

(29 Luglio 2017)

er sindaco pianciani cor nasone

L’Unione Inquilini insieme alla Cub e all’Sgb aderisce e partecipa al presidio indetto dal Consiglio Popolare dell’8° che si terrà lunedì 31 luglio alle 17,30 a Piazzale Ostiense 2, di fronte alla sede di Acea.

Un estate difficile per i cittadini romani che dopo l’annuncio della prossima chiusura degli storici “nasoni”, del possibile razionamento e di un estenuante rimpallo di responsabilità tra le varie Istituzioni con questa manifestazione vogliono riportare l’attenzione sul tema principale della questione: L’acqua deve essere pubblica.

Renato Rizzo dell’U.I.: “Solo 20 giorni fa il Consiglio di Acea Spa ha ripartito al suo interno i 70 milioni di utili. Profitti che sicuramente sappiamo sarebbero più utili nella riorganizzazione della rete idrica, si registra infatti una dispersione di ben 44%, che permetterebbe una riduzione dei costi in bolletta per gli inquilini. Uno sperpero indegno se consideriamo la situazione denunciata e sotto gli occhi di tutti del lago di Bracciano.”

A rinforzare Barbara Battista dell’S.G.B.: “Le conseguenze della politica delle privatizzazioni della sanità, della formazione, del trasporto pubblico come della prevenzione e dell’acqua si abbattono ogni giorno sui lavoratori che pagano in termini di aumento dei carichi di lavoro e licenziamenti, e su tutti i cittadini con il peggioramento dei servizi e gli aumenti dei costi. Tutte le istituzioni, le forze politiche che le hanno governate e le forze sindacali con loro compromesse, dovranno prima o poi rispondere dello sfascio generale.”

Questo presidio è il primo passo per la formazione di un coordinamento per l’acqua pubblica che coinvolga tutti le parti sociali perché si arrivi ad una piattaforma condivisa per il 1 settembre, giorno in cui è stato annunciato il razionamento dell’acqua.

Rudy Colongo della C.U.B.: “Chiediamo come già stabilito nel referendum abrogativo del 2011 che l’acqua rimanga pubblica. La città eterna, la città dell’acqua, degli acquedotti, delle terme e delle fontane per la prima volta fa i conti con la siccità. Non possiamo accettare che questo bene primario, l’acqua e insieme al nostro futuro, possa rimanere in mano agli speculatori.”

Unione Inquilini, Cub, Sgb

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