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Berlusconi bombarda

Berlusconi bombarda

(26 Aprile 2011) Enzo Apicella
Dopo aver escluso l'impiego di aerei italiani bombardare la Libia, Berlusconi promette ad Obama l'esatto contrario

Tutte le vignette di Enzo Apicella

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    ACERBO (PRC-SINISTRA EUROPEA): «IL GENDARME MINNITI ALLA CONQUISTA DELLA LIBIA! INCONTRO CON HAFTAR E’ CINISMO POLITICO SENZA PARI»

    (6 Settembre 2017)

    Haftar

    Il generale Haftar

    Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, ha dichiarato:

    «L’incontro con il generale Haftar, figura dominante in Cirenaica, l’area orientale della Libia che non risponde al governo di Tripoli, è frutto di un cinismo politico senza pari. Giunge dopo aver ristabilito le relazioni con il governo egiziano di Al Sisi – il vero e proprio burattinaio di Haftar – rinunciando in nome della real politik alla ricerca di verità e giustizia rispetto all’uccisione di Giulio Regeni. Un incontro che mira a garantire il diritto di prelazione sui giacimenti petroliferi e a fermare nell’inferno dei centri di detenzione chi cerca di fuggire in Europa. I quotidiani di regime titolano “La cura Minniti” funziona, avallando le scelte di un governo e di un ministro che stanno consegnando la Libia alle mafie istituzionalizzate e condannando i migranti a subire torture e violenze. L’attuale caos libico è il prodotto di un’operazione militare neocolonialista e dietro l’emergenza migranti si cela lo scontro per il controllo del paese che vede in competizione con altri paesi europei. Siamo tornati a uno scenario da fine Ottocento-primi del Novecento. È urgente che la sinistra faccia sentire la sua voce contro un ministro che ha fatto della repressione e degli accordi con i regimi assassini il proprio stile di governo e che aspira a divenire in Italia, l’uomo forte di cui Pd e destre varie reclamano a gran voce la necessità. Ma più in generale la sinistra da ricostruire deve tenere alte le bandiere della pace, del disarmo, della lotta alle disuguiaglianze nord-sud, e non può che essere all’opposizione di governi che praticano politiche neocoloniali di cui la xenofobia è uno degli ingredienti, insieme alle bombe».

    rifondazione.it

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