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Primavalle: un comitato per la rinascita del Galaxy

(26 Settembre 2017)

Renato Rizzo

Renato Rizzo

Il venire meno di un cinema, nelle periferie sempre meno vitali della capitale, non può non esser considerata una cattiva notizia. A Primavalle, borgata storica nata negli anni '30 del secolo scorso, sembra finire per sempre, dopo tre lustri di attività, l'esperienza del Galaxy, ubicato in Via Pietro Maffi ed erede dello storico cinema Niagara. Peraltro, anche quest'ultimo è stato chiuso per un lungo periodo, tanto che - sul finire degli anni '90 - s'era formato un comitato a sostegno della sua riapertura. La quale è avvenuta con un nuovo nome, Galaxy, appunto, e - a dire il vero - all'insegna di una programmazione un po' ripetitiva, ossia tale da assegnare la priorità ai cinepanettoni e alle più costose - e non sempre più apprezzabili - megaproduzioni statunitensi. Ma il punto è: cosa accadrà allo spazio, che tipo di utilizzo avrà in futuro? Una programmazione cinematografica si può sempre variare, magari combinando film schiettamente commerciali e opere più ricercate. Ma un cambio di destinazione d'uso legato ad una mera speculazione rischia di essere un passaggio da cui non si torna più indietro. Per questo giovedì 28 settembre, alle 17, nella sede dell’Unione Inquilini di via Michele Bonelli n° 4, si terrà una riunione volta alla costituzione di un comitato per la “rinascita del Galaxy”. Lo spirito di questo appuntamento è ben reso dalle eloquenti parole di Renato Rizzo, membro della stessa Unione Inquilini: “Primavalle non può (...) rinunciare a un edificio che rappresenta 50 anni di storia aggregativa e culturale per lasciarlo in mano alla speculazione. La nostra periferia (...) merita di potersi avvalere di questo punto di cultura per questo chiediamo con forza che il municipio, comune e regione trovino un accordo per giungere a una proposta fattiva che possa rilanciare il cinema.”
Ora, bisognerà vedere quale sarà l'atteggiamento degli enti locali: di solito a Roma e nel Lazio sono piuttosto defilati quando si trovano di fronte a un gestore privato, com'è in effetti quello del Galaxy. Ma non è detto che, pressati da una mobilitazione d'una certa rilevanza, gli amministratori delle nostre parti non si muovano, una volta tanto, seguendo un minimo di saggezza, nella consapevolezza che depauperare ulteriormente territori che già non abbondano in servizi e in offerte culturali, non sia una buona cosa. Per quanto ci riguarda, come sito cercheremo di seguire con costanza questa battaglia.

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