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(12 Dicembre 2017)
Sono passati 48 anni, da quel 12 dicembre del 1969, eppure la verità non esce fuori, molte-i di noi sanno chi furono i mandanti di quella che fu la prima strage di stato, hanno molti sospetti sugli esecutori, ma non ne abbiamo le prove.
Anche la stessa verità processuale lascia ancora quella strage impunita e la giustizia incompiuta, una delle tante pagine oscure della Repubblica italiana, della strategia della tensione, della risposta ai movimenti di lotta operai, studenteschi e per il riconoscimento di pieni diritti civili e sociali, diritti, rimessi in gran parte in discussione, OGGI.
Ancora OGGI, come IERI, il filo della nostra memoria storica non si è¨ interrotto, ancora OGGI come allora, siamo in mobilitazione quasi permanente, dai posti di lavoro, nelle scuole e nelle università , nei quartieri e nei territori dove viviamo o lavoriamo, devastati da speculazioni edilizie e finanziarie, inquinamento e dissesti ambientali, sempre in nome del profitto e dell'accumulazione di ricchezza per pochi "potenti", a danno di tanti-e che sono ancora sottomessi, come classi lavoratrici e settori sfruttati, da un modello economico e da rapporti sociali che nega l'emancipazione reale, la libertà , la solidarietà .
ANCORA OGGI, COME ALLORA NEL 1969, CONTINUIAMO IL NOSTRO INTERVENTO TENACE E PAZIENTE, L'INFORMAZIONE E LA PROSECUZIONE DELLA MEMORIA STORICA, anche SULLE STRAGI DI STATO e per smascherare coloro che, magari con facce e volti e nomi cambiati, prosegue con altri mezzi...nella rinnovata "STRATEGIA DELLA TENSIONE", agitando spettri del passato e cercando di deviare la nostra attenzione, verso il "nemico esterno", per non farci focalizzare in termini di massa , verso le reali cause del progressivo impoverimento economico e dell'imbarbarimento dei rapporti sociali e della cultura, del sapere critico e collettivo, come strumento di conoscenza e fulcro per la resistenza adesso, per la costruzione di rapporti di forza e verso UN ALTRO futuro, migliore per tutti e tutte.
NON SMETTEREMO MAI DI CERCARE LA VERITA', PER LA GIUSTIZIA SOCIALE
Ricordiamo il nostro compagno GIUSEPPE PINELLI, staffetta partigiana, anarchico, militante dell'USI, strappato dallo Stato alla vita, all'amore e alle lotte.
L'unica lotta che si perde, rimane sempre....quella che non si fa.
12/12/2017
Udine/Milano/Roma/Caserta segreteria nazionale collegiale Confederazione Usi
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