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CONTRO IL FASCISMO NESSUN PASSO INDIETRO!

(9 Febbraio 2018)

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Tentata strage aggravata dal razzismo: è questa l’accusa formulata dalla procura di Macerata per Luca Traini, il 28enne arrestato dai carabinieri, che a colpi di pistola ha ferito sei stranieri il 04/02/2018.
Un vero e proprio raid razzista che ha colpito in modo indiscriminato cittadini di origine straniera, impossibile per noi definirlo come “il gesto di un folle” ma bensì come una gravissima azione fascista, volutamente presentata come tale dall’aggressore, che non può che inserirsi nel contesto di una minacciosa escalation di provocazioni, aggressioni e violenze a cui assistiamo da mesi in molte parti del Paese.
C’è una strettissima connessione tra la propaganda razzista di partiti istituzionali di destra, oltretutto intensificata sotto campagna elettorale, e le vere e proprie azioni violente, in una pericolosa spirale incontrollabile che punta ad alimentare una guerra tra poveri in cui gli unici vincitori sono i padroni e le istituzioni “democratiche” loro dipendenti. Le stesse istituzioni che professano e rivendicano l’antifascismo a parole sono poi quelle che scoraggiano le manifestazioni di solidarietà, colpiscono i lavoratori e alimentano l’odio razziale.
In linea con questo dato oggettivo sabato prossimo, a Macerata, si sarebbe dovuta tenere una grande manifestazione contro neofascismi, razzismo e xenofobia, ma l’amministrazione e il sindaco Romano Carancini hanno chiesto di sospendere nei prossimi giorni ogni evento mettendo sullo stesso piano chi difende la giustizia sociale e chi la minaccia, dopo aver concesso, beninteso, due piazze a Casapound e Forza Nuova per i propri comizi.
D’altro canto anche le associazioni formalmente “antifasciste” Anpi, CGIL, Libera e Arci che inizialmente avevano dato la propria adesione al corteo, a seguito della dichiarazione di Carancini hanno ritirato la propria partecipazione incassando le parole di apprezzamento del ministro Minniti che ringrazia per aver sospeso la manifestazione ”in questo momento così delicato per la città, che ora ha bisogno di pace e tranquillità”.
La manifestazione del 10 febbraio prevista a Macerata, con buona pace di amministrazioni complici, burocrati sindacali e fascisti si farà comunque, a chi manifesterà la nostra più completa solidarietà. È secondo noi fondamentale, infatti, che nel clima di repressione attuale lavoratori e lavoratrici scendano in piazza per contrastare la deriva fascistoide a cui stiamo assistendo che a sua volta produce una guerra tra poveri funzionale al mantenimento del sistema capitalista
Per cui ribadiamo l’invito per la manifestazione nazionale del 24 febbraio a Roma contro sfruttamento razzismo e repressione per un
fronte di lotta anticapitalista.

SI COBAS Roma

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