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Violenza sulle donne

Violenza sulle donne

(30 Aprile 2012) Enzo Apicella

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8 marzo: la FLAICA-CUB sciopera con le donne

(20 Febbraio 2018)

nuova flaica cub

“Il più grande furto della storia”. Così la consigliera di UN Woman, l’Ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere, Anuradha Seth, definisce il dato che risulta dal Global Gender Gap Report 2017 pubblicato dal World Economic Forum lo scorso novembre: le donne, nel mondo, guadagnano in media il 23% in meno degli uomini. In pratica, per ogni dollaro guadagnato da un uomo, una donna guadagna 77 centesimi.
Nella classifica, che comprende 144 paesi, l’Italia occupa l’82° posto, dietro lo Zimbabwe e il Vietnam. Va ancora peggio nella classifica sulle opportunità economiche lavorative: dieci anni fa l’Italia era all’87° posto, mentre oggi è al 118°. Il tasso di occupazione femminile è del 47,2%, molto inferiore alla media europea.
Le donne, più degli uomini, sperimentano la precarietà con la conseguenza di più basse retribuzioni e instabilità economica.
L’occupazione femminile resta più concentrata nei lavori precari, a bassa qualifica e quindi poco pagati (servizi, commercio, assistenza alla persona), spesso non contrattualizzati. Sono moltissime le donne il cui livello formativo e professionale è più alto di quello richiesto dal lavoro svolto (sovra-qualificazione). Cresce il part-time involontario: non il mezzo per conciliare tempi di vita e di lavoro, ma lo strumento di flessibilità voluto dalle imprese.
Molto poco è stato fatto sul piano dei servizi per la prima infanzia e su quello della rigidità delle organizzazioni del lavoro. In molti casi la disparità nei carichi di cura nelle famiglie preclude la progressione di stipendio e carriera alle donne, che spesso si trovano costrette ad interrompere il lavoro in seguito alla nascita dei figli (si calcola che la maternità comporta in media una perdita di retribuzione del 12% a vent’anni dalla nascita del figlio) ed hanno sempre maggiori problemi di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Questo comporta una maggiore esposizione al rischio di povertà in età avanzata, a causa della discontinuità lavorativa.
A ciò va aggiunto che le lavoratrici, dalle libere professioniste alle dipendenti, sono più soggette alle molestie e ai ricatti sul luogo di lavoro, in maniera particolare quando si trovano in una condizione di debolezza, perché disoccupate, in cerca di lavoro o nei momenti di avanzamento di carriera.
La discriminazione delle donne non è un problema solo per le donne, è una perdita sociale ed economica per il Paese, che non valorizza le sue risorse, che espone di più le famiglie al rischio di povertà, che non scommette su una crescita inclusiva e sostenibile.
Per conquistare definitivamente la pari dignità è necessario recuperare il significato di lotta dell’8 marzo.
FlaicaUniti-Cub ha scelto di indire uno sciopero per l’intera giornata, affinché il pieno riconoscimento del contributo femminile alla vita sociale ed economica del paese porti al superamento di qualsiasi discriminazione.

SCIOPERO GENERALE 8 MARZO 2018

FLAICA - CUB
Federazione Lavoratori Agro-Industria Commercio e Affini Uniti - Confederazione Unitaria di Base

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