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Sull'assassinio di Idy Diene

Una presa di posizione del Comitato Immigrati in Italia (Roma)

(6 Marzo 2018)

Diene Idy

Il Comitato Immigrati in Italia interviene sulla vicenda di Idy Diene, l'ambulante senegalese ucciso ieri da quello che è stato presentato come uno squilibrato italiano, ma che, nel selezionare la sua "vittima casuale", ha evidentemente puntato al colore della pelle. Per questo, nel suo appello ai cittadini italiani e alle persone immigrate, il Comitato punta l'indice sul "clima d'odio" che ha segnato l'ultima competizione elettorale. Nel corso della quale, "per guadagnare i voti delle persone anziane, disoccupate, disperate" a causa della crisi "economica, sfrattate, indebitate e giovani laureate senza lavoro è stato creato un grande fronte nazionale per la SICUREZZA PUBBLICA E CONTRO GLI IMMIGRATI". Una realtà composita, animata "da forze neofasciste (anti-costituzionali) come Forza Nuova e Casa Pound" ma anche dalla Lega Nord e dal Movimento 5 Stelle, che hanno incentrato buona parte della loro campagna elettorale su concetti come l'"invasione" degli immigrati e la “criminalità immigrata”, attribuendo a chi viene da altre parti del mondo la responsabilità di tutti gli attuali mali del paese, dalla disoccupazione alla sempre più evidente carenza di strutture sanitarie pubbliche.. "Questa tattica fascista di ripetere una bugia cento volte nei mezzi di comunicazione (...) ha dato i suoi risultati". Gli uomini e le donne di queste forze politiche "sono stati eletti grazie al voto di persone che non hanno niente da fare che stare davanti alla televisione".
Ma non c'è solo questo. Il Comitato denuncia con vigore l'atteggiamento dell'altra partepolitica, quella uscita con le ossa rotta dalle elezioni: il cosiddetto centro-sinistra, che "non ha mai avuto il coraggio di smentire queste bugie razziste (anti-costituzionali) con la verità", a partire dalla ovvia constatazione che "gli immigrati non sono responsabili della crisi economica" .

In un quadro così fosco, che in pratica sta legittimando ogni sorta di aggressione ai danni dei lavoratori immigrati, non mancano alcuni elementi di contrappeso.
Tra questi, nel comunicato viene indicato il movimento "POTERE AL POPOLO", che nel programma con cui s'è presentato alle elezioni, ha fatto propria una battaglia storica come quella per "la CITTADINANZA ITALIANA per i figli degli immigrati nati o cresciuti in Italia", contestando anche "il ricatto permanente detto 'Permesso di Soggiorno' rilasciato dalle Questure e non dai COMUNI".
Il Comitato Immigrati in Italia, una realtà autorganizzata composta da lavoratori stranieri provenienti da varie parti del mondo, in considerazione della criticità della situazione, rivolge quindi "un (...) appello ai militanti antifascisti e antirazzisti italiani ed immigrati" affinché riprendano la lotta dal basso.

Di più, si rivolge anche ai lavoratori italiani, cercando di far comprendere loro che, in quanto sfruttati, i proletari italiani o immigrati sono "fratelli di classe" e che è un'illusione pericolosa quella per cui la cacciata di tanti immigrati da questo paese porterebbe con sé "più diritti e più lavoro" per i nativi.
Se tanti giovani, che crescono con i figli degli immigrati, non vedono altra prospettiva che non la disoccupazione, e sono dunque costretti ad emigrare, "questo è soltanto colpa dei governanti".
In seguito all'esortazione alle tante persone straniere residenti in Italia a scendere in piazza perché, visto il clima creato ad arte da politicanti e media, il rischio di essere vittime di prossime aggressioni è concreto, nel comunicato si invita ad esprimere solidarietà alle persone vicine alle vittime e alle loro comunità d'appartenenza. Un appello che, come sito, raccogliamo, auspicando che numerose siano, in Italia, le mobilitazioni contro un razzismo sempre più funzionale ai disegni padronali. Il fatto che milioni di persone, in questo paese, vedano come nemici gli immigrati e non le forze economiche e politiche che hanno prodotto la strage di diritti sociali che si è verificata negli ultimi decenni, è un incoraggiamento ai partiti politici a proseguire lungo la strada delle leggi contro il mondo del lavoro. Un antirazzismo non solo umanitario, ma dalle connotazioni fortemente classiste come quello proposto dal Comitato Immigrati in italia può essere un'ottima arma da contrapporre alle interessate bugie di quelle forze che - come la Lega e il Movimento 5 Stelle - si presentano in quanto anti-sistemiche ma in realtà fanno gli interessi dei poteri forti.

Il Pane e le rose - Collettivo redazionale di Roma

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