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(28 Febbraio 2012) Enzo Apicella

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AMIANTO ALL'OLIVETTI: I PADRONI ANCORA IMPUNITI

(18 Aprile 2018)

de benedetti morte

Oggi 18 aprile 2018 I giudici della Corte d’Appello ribaltando la sentenza di primo grado del luglio 2016 emessa dal tribunale di Ivrea che aveva condannato 13 imputati per la morte degli operai, hanno assolto i padroni, De Benedetti, l’ex ministro Passera e tutti gli imputati.
Le tredici condanne si sono trasformate in altrettante assoluzioni. Il processo riguardava casi di dipendenti dell'azienda eporediese che si erano ammalati o erano deceduti per il contatto con sostanze nocive sul luogo di lavoro a Ivrea come in altri stabilimenti Olivetti del Canavese.

La Corte d'Appello è andata contro la Procura Generale di Torino, che invece, aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado per tutti gli imputati. Inoltre come ormai succede spesso, i giudici non solo hanno assolto i padroni della fabbrica, ma hanno condannato le parti civili, Associazioni e famigliari, compreso il Comune di Ivrea, al pagamento delle spese processuali mandando un segnale chiaro a chi si ribella alle morti sul lavoro e di lavoro.

Nella società capitalista attuale, in cui lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo è legale e regolato dalle leggi fatte dai politici al loro servizio, questi processi non si devono più da fare perche ricercare la verità e la “giustizia” in una società che mette il profitto prima della salute e della vita umana, può costare caro anche in termini economici.

Ora la Procura nel gioco delle parti della democrazia borghese annuncia ricorso in Cassazione, intanto gli operai e i lavoratori continuano a morire, mentre i malati e i famigliari aspettano una “giustizia” che non arriverà mai.

Abbiamo perso un’altra battaglia ma la lotta contro lo sfruttamento e le morti “innaturali” continua.

Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio

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