Capitale e lavoro :: Flessibili, precari, esternalizzati

DOPO LO SCIOPERO NAZIONALE DEL 25 MAGGIO la rabbia e il malcontento che cova tra i portalettere deve fare un corposo passo in avanti.

RESPINGERE IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE DEL GRUPPO POSTE ITALIANE, BASATO SUI SACRIFICI DEI LAVORATORI E SUI PROFITTI PER GLI AZIONISTI

(3 Giugno 2018)

NO AGLI AUMENTI DEI CARICHI DI LAVORO, AI TAGLI DEL PERSONALE

SI ALLE ASSUNZIONI DI PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO

CREARE ORGANIZZAZIONE AUTONOMA PER UNA LINEA DI LOTTA COMUNE DELLA CATEGORIA E GENERALE DEI LAVORATORI

Nel volantino del 18 gennaio 2018, dedicato al rinnovo del CCNL di categoria (siglato il 30/11/2017), ci siamo riservati di parlare in dettaglio del Nuovo Piano Industriale annunciato dal nuovo Amministratore Delegato Matteo Del Fante. Il Piano è stato esposto il 27 febbraio 2018 alla Borsa di P.za Affari di fronte a una platea finanziaria manageriale imprenditoriale e in presenza dei dirigenti confederali. Attualmente il Gruppo Poste (secondo i dati forniti dal gruppo) dispone del seguente patrimonio, uffici e dipendenti: 3,3 milioni di linee telefoniche, 14,5 milioni di carte prepagate postepay, 6,2 milioni di conti correnti postali, 469 miliardi di risparmi amministrati diretti
e indiretti, 92 miliardi di riserve tecniche Poste Vita; di 12.800 Uffici Postali su tutto il territorio nazionale; 141.200 dipendenti, di cui 28.000 postini telematici.
Queste le linee del nuovo piano, che riassume e sviluppa le logiche produttivistiche (tagli del personale, di uffici postali e dei servizi sociali) e finanziarie (allargamento dei servizi basati sul massimo profitto e rendite speculative) del piano precedente di F. Caio: ... leggi tutto il volantino fronte-retro in PDF link: https://www.rivoluzionecomunista.org/images/archivio/documenti/pdf-generici/POSTE_VOL.4-4-18.pdf

CIRCOLO DI INIZIATIVA PROLETARIA GIANCARLO LANDONIO - BUSTO ARSIZIO