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MARINO. SPRAR, IL PCI DICE SI AL REFERENDUM

Il segretario della Sezione PCI “E. Berlinguer” di Marino, compagno Stefano Enderle, a seguito di un confronto interno al Partito sulla vicenda opaca ed offuscata dello SPRAR, ha rilasciato la seguente dichiarazione

(4 Luglio 2018)

MARINO. PCI: poiché il Sindaco e la Giunta sono antidemocratici, l’idea dei fascio-leghisti è di prendersela coi migranti coinvolti nel Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR). Anche noi per il Referendum!

stefano enderle

Stefano Enderle

“Nella nostra città, sia a Marino centro che nelle varie frazioni, sono attive organizzazioni democratiche di taglio sociale, culturale, e politico. Nella nostra città tutti coloro che vogliono misurarsi con i temi della realtà o proporre contenuti e attività, lo possono fare liberamente … MA, c’è un MA gigantesco che primeggia. Ovvero: MA il comune, l’istituzione, da quando è in mano a chi ha decretato la fine della politica perché ha il solo interesse alla propria ideologia (detta non-ideologia ma è bugia insita), non favorisce, non gli importa nulla, di chi chiede confronto su piccoli e grandi temi. Reddito di cittadinanza (lasciamo stare la buffonata spesa in pubblico per un centinaio di estratti a sorte, altro che gli 80 euro renziani!) ? Raccolta differenziata? Salvaguardia del centro storico? Lo SPRAR ? Su qualunque di questi argomenti, così come per cento altri ancora, la disponibilità di M5S e Sindaco e Giunta e Consiglieri eletti è la seguente: sull’argomento, tu vieni da noi, mi dici cosa proponi. Noi impacchettiamo tutto e se ci piace lo attuiamo. Senza che nessuno sappia se davvero la tale associazione, o il tale gruppo locale, o il tal partito, o il tale consigliere comunale, abbia dato un contributo, una soluzione, posto un giusto quesito. Questo modo, andava benissimo nel medio evo (non a caso c’era lo “ius prime noctis”); andava super bene in era fascista coi Podestà ed i Gerarchi; ma poiché – qualcuno dovrebbe informare sia i fascio-leghisti che i cinquestelle (quelli senza destra e sinistra, perché già fasci) – che c’è stata la Resistenza. Che i fascisti e i nazisti sono stati cacciati. Che vige la Costituzione repubblicana. Che la nostra Repubblica fonda il suo sistema democratico sulle istituzioni, tra cui gli enti locali, democraticamente sorrette da partiti. Che quindi, il metodo grillino è antidemocratico, inefficace (anche dove governano da soli: non mancano gli esempi) e quindi va contro gli interessi delle persone e dei cittadini. Non a caso la fantomatica PARTECIPAZIONE strombazzata dai grillini, e che avrebbe dovuto portare, quando e dove governavano, maggior presenza dei cittadini; ebbene anche dove sono loro, oltre che complessivamente, hanno ottenuto la fuga dalla prima partecipazione, quella delle urne. Ora siamo a metà cittadini. Cosa si vuole attendere? Tutto ciò non consente, neppure su temi seri e che hanno a che fare con la pelle, con la vita, delle persone, di potersi confrontare per far crescere culturalmente, moralmente e unitariamente la città complessivamente. Così, sullo SPRAR, si decide alla stregua di come si decide un passo carrabile da autorizzare, su cui, per ignoranza o per vigliaccheria, si innesta la strumentalizzazione dei fascio-leghisti. Detto ciò, in assoluto, che un consigliere comunale, ovvero un gruppo sociale, richieda un confronto pubblico retto dalle istituzioni, a noi Comunisti, che riteniamo le nostre istituzioni forti, sane e democratiche, non fa alcun timore. Che il confronto avvenga in una grande assemblea, in dieci assemblee, o, addirittura in una campagna referendaria (non stupida come quella dell’ecocentro, dove neppure una parte dei grillini ha partecipato all’inutile voto) dove ognuno possa esplicare tutto: informazione, confronto, realtà delle cose, vite delle persone, politiche internazionali servilistiche italiane, linee di politica guerrafondaia italiana prona alle rapine dei beni altrui grazie a UE e NATO a servizio degli USA, a noi Comunisti, ribadiamo, il confronto su tutto ciò va bene. Quindi si faccia questo grande confronto democratico sulle disgrazie e lo sfruttamento degli ultimi. Noi ci siamo: contro la codardia di Sindaco, Giunta, Maggioranza e M5S, e contro le speculazioni dei fascio-leghisti. Al pari delle ipocrisie delle parole umanitarie spese in aula consiliare dal M5S, per poi essere a supporto delle medesime politiche degli accordi nazionali M5S-Lega che vieta, vieta, vieta alle navi con gli ultimi della terra di essere aiutati”.

MAURIZIO AVERSA

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