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Monti Bildelberg

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(4 Maggio 2012) Enzo Apicella
32 dall'inizio dell'anno gli operai e i piccoli imprenditori travolti dalla crisi che hanno deciso di uccidersi

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(Senza casa mai più!)

LA LOTTA DI ALDO DICE 26X1 E’ LA LOTTA DI TUTTI I LAVORATORI!

Comunicato di solidarietà della Confederazione Unitaria di Base

(12 Settembre 2018)

cubcai

All’emergenza abitativa si risponde con il riutilizzo degli immobili abbandonati A Milano le case popolari vuote sono circa 10.000. Per non parlare delle varie decine di migliaia di appartamenti privati sfitti e degli edifici, pubblici o privati, abbandonati e lasciati nell’incuria più totale.

Nonostante ciò, il problema dell’emergenza casa, che è sotto gli occhi di tutti, si sta facendo sempre più drammatico.

Aldo Dice 26x1 rappresenta invece un barlume di speranza.

Le storie degli inquilini di “Aldo” sono le storie di lavoratori che, colpiti dalla crisi e dalle politiche di austerità, si sono improvvisamente ritrovati senza un lavoro, oppure con i salari ridotti, e quindi nell’impossibilità di far fronte al mutuo o all’affitto.
Di fronte all’assenza di risposte da parte di una politica sempre più lontana dagli interessi delle classi popolari, hanno occupato stabili abbandonati, riqualificandoli e dando una abitazione dignitosa a centinaia di famiglie senza alternativa, riportando anche un po’ di colore e di allegria nei quartieri periferici circostanti.

Immancabilmente la politica e le proprietà li hanno cacciati, e quei palazzi sono ritornati in completo disuso.
Gli abitanti di “Aldo” stanno conducendo una lotta che riguarda tutti i lavoratori e i disoccupati: una lotta per dire che una casa dignitosa dovrebbe essere un diritto universale e inalienabile! E che il rilancio dell’edilizia pubblica e il riutilizzo degli edifici pubblici e privati sfitti e abbandonati, sono l’unica risposta possibile ad una emergenza casa diventata strutturale. La loro lotta, è quindi la nostra lotta!

Per decenni la politica ha cercato di nascondere la testa sotto la sabbia, facendo finta di non accorgersi dell’aumento di persone in difficoltà che perdono la casa tutti i giorni e che sono costrette ad arrangiarsi (in Italia ci sono 140 sfratti al giorno per morosità!), lasciando migliaia di appartamenti vuoti e abbandonati.

Ora, invece, sembra esserci stato un cambio di passo in senso repressivo: i poveri devono essere criminalizzati e perseguiti con la violenza.

Il “Prima gli Italiani”, vale solo per quelli ricchi!

I fatti di Sesto San Giovanni ne sono stati la più indegna rappresentazione.

E’ vergognoso il comportamento di un Sindaco che chiede di cacciare con la violenza chi sta solo cercando un riparo per non restare per strada. E’ altrettanto vergognosa la circolare del Ministro degli Interni – che ha consentito lo sgombero lampo – che ordina ai prefetti di sgomberare migliaia di famiglie, senza preventivamente verificare le loro condizioni e senza che vi siano adeguati percorsi di accompagnamento
per garantire un alloggio popolare ai bisognosi. Quel Sindaco e quel Ministro degli Interni, sono nemici dei lavoratori!

E, contro le politiche anti-operaie di questa destra violenta e autoritaria, bisogna lanciare una controffensiva per riaffermare il diritto alla casa per tutti in questo paese!

Milano, 11.09.2018

Confederazione Unitaria di Base (CUB)

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