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Pomigliania

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(24 Giugno 2010) Enzo Apicella
Mentre la Lega rilancia la secessione della Padania, gli operai di Pomigliano fanno fallire il plebiscito richiesto dalla Fiat.

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(Senza casa mai più!)

Per i diritti sociali, contro la deriva reazionaria!

(9 Ottobre 2018)

Il Partito Comunista dei Lavoratori, sezione di Bologna, aderisce al presidio indetto dall’Unione Inquilini e dagli attivisti per il diritto all'abitare il 10 ottobre anche in solidarietà con il sindaco di Riace Mimmo Lucano, in arresto

stop sgomberi, casa per tutti 3

«La proprietà e sacra», esclama Salvini. Il diritto alla casa no: è un atto eversivo! La circolare del Ministro dell’Interno contro le occupazioni di case è un atto di guerra contro i lavoratori poveri, i disoccupati, i ceti popolari i migranti e tutti gli attivisti per il diritto all'abitare. Quello della casa è un problema sociale di enormi proporzioni in un paese come il nostro per altro soggetto ad un altrettanto enorme speculazione immobiliare, con il risultato che in Italia vi sono milioni di persone senza casa, e milioni di case vuote in mano alle grandi proprietà immobiliari (grandi imprese immobiliari, banche e assicurazioni, Stato e enti pubblici, Chiesa e Vaticano).
Il ministro Salvini, del governo "del popolo", vuole risolverlo con le forze di polizia sgomberando i proletari e le loro famiglie senza che venga loro offerta neanche una soluzione alternativa.
La rivendicazione dell'esproprio delle grandi proprietà immobiliari e la loro destinazione a fini abitativi deve divenire ovunque una parola d'ordine unificante. Risolvere la questione della casa è possibile. Ma per dare sicurezza sociale a chi non ha casa e lavoro occorre violare la sicurezza del capitale. Solo un governo dei lavoratori, rompendo con la società capitalista, può dare la casa a chi non l'ha.
La guerra di Salvini alle occupazioni è un passo verso un regime autoritario. Altrettanto lo è la guerra scatenata contro i migranti e i lavoratori immigrati con il DL sicurezza, appena firmato dal Presidente della Repubblica, che riduce le risorse per l'accoglienza, ostacola le richieste di permesso di soggiorno, limita drasticamente il diritto d’asilo, condanna all'espulsione senza un grado definitivo di giudizio e vorrebbe anche revocare la cittadinanza italiana in caso di gravi reati (un aspetto inaudito nei regimi moderni, una sorta di bando medievale).
Tutti i migranti sono criminali potenziali, chi li aiuta e dà loro sostegno lo è sicuramente. Questo deve pensare Salvini, e per questo plaude all'arresto di Mimmo Lucano, sindaco di Riace, responsabile di aver cercato di caratterizzare la propria amministrazione per la sua accoglienza e integrazione dei cittadini migranti. Ma un Salvini, per quanto supportato da crescenti consensi, non basterebbe se non potesse affidarsi alle istituzioni dello Stato borghese. Per questo abbiamo scritto: “Nello Stato borghese comandano i rapporti di forza. Oggi un ministro degli Interni che ha oltre il 30% dei consensi sulla politica di annullamento dei diritti dei migranti e dei respingimenti, tende a polarizzare attorno a sé l'orientamento dominante dei corpi dello Stato, magistratura inclusa. L'arresto di Riace è la misura di questa dinamica. Tanto più per questa ragione il PCL è partecipe della campagna di solidarietà contro questa misura inaccettabile, e contro la deriva reazionaria di cui è espressione”.

Partito Comunista dei Lavoratori - sezione di Bologna

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